CAMPOBASSO. Edilizia scolastica, il capogruppo della Lega al Comune di Campobasso, Alberto Gravina, attacca giunta e maggioranza Cinque stelle sull’urgenza e la necessità di realizzare una scuola ponte presso i locali dell’Ente fiera a Selvapiana, per ospitare gli alunni delle scuole cittadine di Via Tiberio, Via Jezza, Via De Gasperi, Piazza della Repubblica/Via Gorizia. Questione affrontata durante il Consiglio monotematico sul tema dell’edilizia scolastica, promosso dall’opposizione, primo firmatario proprio Tramontano.
“Il 7 giugno 2023 il sindaco Gravina – le parole di Tramontano – forse distratto dalla campagna elettorale che suo malgrado è stato costretto a fare (mai avrebbe voluto abbandonare la guida della città di Campobasso), insieme alla sua giunta, approva un avviso (Delibera n. 180 del 7 giugno 2023) per trovare locali privati da adattare a scuole, per ospitare gli alunni e il personale delle scuole dell’infanzia di Via De Gasperi e di Via Tiberio, a partire dal prossimo 1 settembre. Tale scelta è inspiegabile e contraddittoria: il Piano dele Opere pubbliche, allegato all’ultimo bilancio comunale approvato, non prevede tali soluzioni, anzi prevede l’accensione di un mutuo di più di 3 milioni di euro per l’attivazione della scuola ponte di Selvapiana, che una volta pronta avrebbe dovuto ospitare la popolazione studentesca delle scuole di Via Tiberio, Via Jezza, Via De Gasperi, Piazza della Repubblica/Via Gorizia. Quindi all’insegna di una ormai consueta approssimazione, storiche ostituzioni scolastiche della nostra città (Via Tiberio e Via De Gasperi) vengono dismesse senza una necessaria programmazione, con scelte contraddittorie e non condivise”.
“Nessun passaggio in Consiglio comunale, nessun passaggio nelle Commissioni comunali Istruzione o Lavori pubblici, tutto deciso all’improvviso e in una sconfortante confusione – rimarca ancora Tramontano – Risulta poi assurdo un altro particolare: viene demolita la Scuola dell’infanzia di Via De Gasperi per costruire al suo posto un asilo nido. Forse coloro che hanno assunto tale decisione neppure conoscono la differenza tra queste due tipologie di servizi scolastici. Tale scelta appare ancor più assurda anche perché vi sono nel quartiere Cep altri edifici scolastici, da anni dismessi e che avrebbero potuto essere trasformati in asili nido, e che rappresentano un monumento all’abbandono”.
“Quindi gli insegnanti della scuola di Via De Gasperi non avranno neppure la speranza di poter rientrare in una nuova scuola dell’infanzia, atteso che diverrà un asilo nido. La città di Campobasso, e in particolare il mondo della scuola, non meritano questa schizofrenia decisionale, questa approssimazione, questo disordine programmatorio. Dirigenti scolastici, docenti, personale Ata dovranno passare l’estate a ‘sistemare’ edifici civili, se verranno reperiti e adeguati per tempo, che diverranno scuole provvisorie, con le famiglie e i bambini che ancora una volta saranno trattati come pacchi da spostare”.
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