L’intervento di Luigi Santoianni, che evidenzia: “Gli agricoltori, i piccoli e grandi imprenditori, hanno bisogno di risposte concrete in questo difficile momento”
CAMPOBASSO. La siccità dei mesi scorsi e l’accentuarsi del maltempo, con forti piogge e in molti casi grandinate eccezionali, stanno compromettendo inevitabilmente uno dei più importanti settori produttivi della Regione: l’agricoltura, con le filiere del cerealicolo, del vitivinicolo e delle produzioni dei foraggi, completamente in ginocchio. A lanciare l’allarme, dopo Coldiretti, è la Cia Molise che invoca l’attivazione dello stato di calamità.
“I produttori della viticoltura stanno valutando di non procedere con la raccolta – denuncia il Presidente Cia Molise, Luigi Santoianni – Gli imprenditori agricoli impegnati nella produzione dei foraggi hanno già evidenziato danni sulle produzioni, con interi campi completamente distrutti dalle ingenti piogge”.
A rischio la tenuta del comparto più importante dell’economia regionale. Terreni completamente sommersi dall’acqua, e in molti casi anche delle strade di collegamento ai campi seminati, rendono impossibile agli imprenditori agricoli anche solo raggiungere le coltivazioni.
Frutta e Verdura risentono negativamente di questa situazione, con alberi da frutto completamente distrutti e i prezzi dei prodotti che continuano ad aumentare.
La Cia Molise, vista la grave situazione e per tutelare gli imprenditori del comparto, sollecita – come detto – la richiesta di attivazione dello Stato di calamità e la destinazione delle risorse del Fondo Mutualistico Nazionale Agri-Cat, istituito dalla legge 30 dicembre 2021, n. 234 per la copertura dei danni catastrofali causati da alluvioni, gelo o brina e siccità.
“Gli agricoltori, i piccoli e grandi imprenditori, hanno bisogno di risposte concrete in questo difficile momento, – ancora Santoianni – le risorse a disposizione devono essere certe ed esigibili al fine di far ripartire uno dei settori trainanti della nostra regione”.