L’intervento del consiglieri regionali Greco e Primiani
CAMPOBASSO. Si allarga il fronte del no in merito alla realizzazione di un impianto idroelettrico nella valle del Volturno. Pronti alle barricate si sono detti i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Andrea Greco e Angelo Primiani.
“La realizzazione dell’impianto idroelettrico sul lago di Castel San Vincenzo rischia di sventrare le bellezze naturalistiche di un intero territorio che sul bacino ha creato un indotto turistico ed economico, linfa vitale per le popolazioni residenti. Il mega progetto portato avanti da ‘Enel Green Power’ – afferma Greco – va bloccato sul nascere in ogni sede e con tutte le forze a disposizione. Impensabile restare in silenzio davanti alla possibilità di uno scempio che di fatto snaturerebbe un contesto ambientale da favola, ammirato e al tempo stesso invidiato da più parti. Il lago di Castel San Vincenzo rappresenta un unicum per il Molise, quindi va tutelato da eventuali ‘aggressioni’ portate avanti da società, che nascondendosi dietro il fabbisogno energetico, hanno un unico scopo: fare profitto.
Davanti questo disegno, che mi riservo di analizzare ulteriormente in maniera ancor più approfondita, è necessario coinvolgere amministratori, associazioni di categoria e non ultimo i cittadini. Ma farò di più, perché durante il prossimo Consiglio regionale è mia intenzione portare il tema all’attenzione della giunta regionale e del presidente Roberti, il quale, sembra di aver capito, si è detto contrario alla realizzazione del progetto di Enel.
Non basta. Infatti oggi, a manifestazioni di intenti o dichiarazioni sulla stampa, servono fatti e azioni concrete per evitare tempestivamente che il lago di Castel San Vincenzo possa mutare radicalmente la sua fisionomia. Davanti a tutto ciò il M5S è prontissimo ad innalzare le barricate. Alle future generazioni abbiamo il dovere di lasciare un patrimonio naturalistico di inestimabile valore, non l’ennesimo deturpamento che finirebbe per dare profitto a pochi a scapito di tutti”.
Dello stesso avviso Primiani. “È assolutamente opportuno – evidenzia – che gli enti pubblici preposti alla valutazione del progetto siano coinvolti per esprimere l’inidoneità del progetto che sta destando la preoccupazione di associazioni, imprese e cittadini. Nel documento presentato dalla società energetica al Ministero è infatti spiegato che, una volta messa in esercizio la centrale, il suo impatto sul contesto socio-economico sarà significativo, poiché le aree di ricreazione sulle sponde dei bacini interessati non potranno essere mantenute per motivi di sicurezza. Un elemento che, di per sé, testimonia come la realizzazione del progetto rappresenti un grave e irreparabile pregiudizio ambientale per il territorio.
Ma al di là degli aspetti tecnici, è importante che si trovi definitivamente un equilibrio tra la produzione di energia rinnovabile e il rispetto dell’ambiente e delle comunità locali. Ancora una volta sono in gioco i veri valori del territorio e, ancora una volta, siamo costretti a sottolineare l’assoluta urgenza di approvare i decreti ministeriali previsti dal d.lgs. n. 199/2021 sulle aree idonee alla realizzazione degli impianti. Solo così si può evitare la presentazione di autorizzazione in siti del tutto inidonei sotto il profilo storico, artistico, ambientale, agricolo e turistico come quello di Castel San Vincenzo.
In una situazione del genere, la Regione Molise ha il dovere politico e morale di realizzare e attuare una volta per tutte quegli atti prodromici, come i piani paesaggistici ed energetici regionali, che attendono ormai da troppo tempo. Non basta infatti esprimere un parere sfavorevole ma si tratta di impegnarsi nell’obiettivo della transizione energetica in modo logico e razionale. Quindi attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili, individuando siti realmente idonei alla realizzazione dei nuovi impianti così da non compromettere in modo irreversibile le aree particolarmente sensibili”.