Conclusa l’udienza prevista per oggi per Khaled El Qaisi. Un caso che sta creando apprensione in Molise dopo la lettera-appello della moglie Francesca di Campobasso


TEL AVIV. Custodia cautelare in carcere prolungata per altri 7 giorni. Questo quanto stabilito dai giudici israeliani al termine dell’udienza prevista per oggi sul caso di Khaled El Qaisi, il ricercatore italo-palestinese arrestato lo scorso 31 luglio  al valico di frontiera di ‘Allenby’ e tuttora prigioniero in regime di detenzione precautelare.

Durante l’udienza di oggi è stata accolta dunque solo in parte la richiesta di 11 giorni fatta dalla procura che non ha ancora avanzato alcuna accusa. Lo riferisce Francesca Antinucci, la moglie del ricercatore a pagineesteri.it

Un caso che sta creando tanta apprensione anche in Molise, dopo la lettera appello della moglie Francesca, di Campobasso..

A quanto si apprende oggi il giovane ricercatore universitario italo-palestinese ha potuto finalmente parlare al suo avvocato.  Al termine dell’udienza è stato portato al Centro di detenzione di Petah Tikva. 

Domani a La Sapienza si svolgerà un’assemblea pubblica a cui parteciperanno i parenti di El Qaisi e il suo avvocato. L’obiettivo è anche quello di sollecitare una reazione ufficiale da parte delle autorità italiane sinora silenti. Come rileva Amnesty International, Israele detiene in violazione del diritto internazionale e del giusto processo 5000 palestinesi, di cui oltre 1200 senza accusa né processo. L’organizzazione per i diritti umani auspica quindi “una risposta forte a livello internazionale”.