L’intervento del direttore generale Nicola D’Alterio che precisa: “L’IZSAM ha sempre investito sulle sedi territoriali del Molise e continua a farlo”
TERAMO. Nessun rischio cancellazione per le sedi di Isernia e Termoli. Lo assicura il direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise Nicola D’Alterio. In merito all’articolo dal titolo “Istituto Zooprofilattico, la riorganizzazione ‘cancella’ Isernia e Termoli” pubblicato da isNews”, l’Istituto ritiene “necessario ripristinare la verità dei fatti, onde evitare fraintendimenti e facili speculazioni”.
“Leggo con stupore – afferma il direttore generale D’Alterio – quanto riportato nell’articolo e a tal proposito mi corre l’obbligo di fare delle doverose precisazioni. In primis mi preme sottolineare che l’Istituto ha investito, sia in termini di infrastrutture che di risorse umane, sulle sedi territoriali del Molise e continua a farlo. Per la sede di Campobasso abbiamo stanziato finanziamenti per un ammontare complessivo che si aggira sui 500 mila euro, per quella di Termoli 150 mila, e ci apprestiamo a potenziare anche quella di Isernia, per cui sono previsti investimenti per un totale di 400 mila euro: i lavori partiranno a breve. Tutto questo per spiegare, con esempi concreti e tangibili, quanto l’IZSAM ritenga strategiche le sedi molisane, che sono dotate di caratteristiche peculiari, come ad esempio il Centro ricerche per gli ecosistemi marini e pesca di Termoli, che riteniamo essenziali per lo sviluppo delle attività di tutto l’Ente”.
Occorre, quindi, rimarcare che la riorganizzazione dell’ente, proposta in ottemperanza ad uno specifico obiettivo assegnato al direttore generale dalle Regioni Abruzzo e Molise, “non cancella alcuna sede territoriale – ribadisce l’istituto nella nota – La stessa si inquadra, viceversa, in un percorso di efficientamento organizzativo ed operativo, orientato ad ottimizzare le attività e ridurre i costi, eliminando le duplicazioni e, nel contempo, a fornire servizi di sempre più elevato valore scientifico allo Stato e alle Regioni. In tale prospettiva viene superata la natura ‘generalista’ delle sedi territoriali a favore di una sempre più marcata specializzazione in precisi ambiti strategici.
Quello che cambia, dunque non è l’esistenza delle sezioni, ma solo la natura degli incarichi dirigenziali di governo, che perdono, in taluni casi, la caratteristica di struttura semplice a favore, ove non accorpati, di incarichi di alta specializzazione”.