Resterà recluso a Petah Tikwa. Al momento non sono state ancora formulate accuse a suo carico. Nuovo appello alla immediata liberazione
TEL AVIV. Sarà trattenuto in carcere per altri 11 giorni il ricercatore italo-palestinese Khaled El Qaisi,trattenuto dalle autorità israeliane al valico di frontiera di ‘Allenby’ e tuttora detenuto.
Un caso che sta creando parecchia apprensione anche in Molise, a seguito dei tanti appelli lanciati dalla moglie Francesca Antinucci di Campobasso.
Oggi, riferisce sui suoi canali social, si è tenuta l’udienza relativa alla proroga del suo trattenimento in carcere conclusasi con un’ulteriore estensione della detenzione per altri 11 giorni.
“Il tribunale – spiega – ha deciso che, al termine di questa lunga proroga, sempre finalizzata alla raccolta di elementi, entro un massimo di 3 giorni a partire dal 1° ottobre, le investigazioni dovranno presentare delle accuse poiché il termine per questa forma di detenzione cautelare decadrebbe.
Khaled dunque fino ad allora, senza che siano state formulate delle accuse a suo carico, resterà recluso nella prigione di Petah Tikwa nella quale è stato quotidianamente sottoposto a interrogatorio, sempre senza la presenza del suo difensore.
Vista la perdurante e allarmante situazione detentiva di Khaled e del mancato rispetto dei suoi diritti facciamo nuovamente appello per la sua immediata liberazione”.