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Violenza nel carcere di Campobasso, la denuncia: “Situazione ormai insostenibile”

Il segretario del Sindacato di Polizia Penitenziaria Di Giacomo dopo il secondo episodio in pochi giorni: “Serve personale, i medici scappano e il 30% dei detenuti ha problemi psichiatrici”


di Enrico Fazio

CAMPOBASSO. Due atti di violenza in tre giorni. Ancora protagonista nel carcere di Campobasso il detenuto con problemi psichiatrici che giovedì scorso ha ferito alla mano il responsabile sanitario della struttura, il dottor Pasquale Del Greco. Poche ore dopo sono stati aggrediti lo psichiatra e un agente di Polizia penitenziaria.

“La situazione è ormai insostenibile – le parole di Aldo Di Giacomo, segretario del sindacato di Polizia Penitenziaria, che questa mattina ha incontrato la stampa dinanzi al carcere di Campobasso in compagnia proprio del responsabile medico Del Greco, vittima del primo episodio di violenza – I medici scappano dalle carceri, inadatte inoltre alla gestione dei detenuti con problemi psichici. Circa il 30% dei detenuti infatti ha problemi psichiatrici e di tossicodipendenza”.

“Il problema della violenza nelle carceri negli ultimi due anni ha raggiunto dei livelli davvero inaccettabili. Nel giro di tre giorni a Campobasso, dopo il primo evento che ha visto coinvolto il dirigente medico Del Greco, un altro episodio di violenza, ad opera dello stesso detenuto, nei confronti dello psichiatra e dell’agente di Polizia penitenziaria che hanno avuto bisogno di recarsi al Pronto Soccorso. Una situazione veramente molto complessa sulla quale si deve necessariamente intervenire. Sarebbe servito forse allontanare e trasferire prima il detenuto, dopo la prima aggressione”.

“Serve personale, ne serve veramente tanto e dobbiamo contrastare una tendenza che in Italia sta diventando preoccupante, quella della fuga dei medici dalle carceri. Dal punto di vista sanitario è un dramma – ha sottolineato Di Giacomo – L’aspetto psicologico e psichiatrico è fondamentale considerando che un terzo dei detenuti ha problemi di tossicodipendenza e psichiatrici, dichiarati o ancora da attestare”.

“Con una sanità regionale che non funziona, il carcere è proprio l’ultima ruota del carro. C’è bisogno di interventi che vadano ad invertire una rotta che sta dando gravi problemi ormai anche in Molise. È impensabile che un medico debba sottostare alla volontà e alle richieste dei detenuti che vogliono farmaci ed altro. Nelle carceri nell’ultimo periodo sono aumentati in modo esponenziale tutti gli eventi critici”.

“La situazione molisana è ormai in bilico. Attualmente siamo sette medici – ha chiosato il dirigente medico del carcere di Campobasso Del Greco – tutta gente di 60 anni come me, e resistiamo. È stato fatto un bando per dieci posti e abbiamo risposto solo noi sette, quindi altri medici non ne avremo”.

“Sull’ultimo episodio di violenza, dopo aver chiesto la prescrizione di diversi farmaci, il detenuto si è scagliato contro lo psichiatra, colpendolo alla schiena. Ad avere la peggio è stato l’agente di Polizia, prima scaraventato a terra e successivamente colpito con pugni e calci alla testa e torace. È stato trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli per essere sottoposto ad accertamenti”.

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