Uno dei talenti musicali ‘sfornati’ dalla regione negli ultimi anni è approdata al cinema: “Non rinnegherò mai le mie origini”


Eugenia Tamburri è uno dei grandi talenti musicali italiani degli ultimi anni, e il suo percorso umano e artistico è iniziato proprio in Molise, dove sono le sue radici. Recentemente è approdata sul grande schermo, dove è stata diretta da Rocco Papaleo nel film Scordato, con protagonista anche la cantante Giorgia.

Artista dal talento indiscutibile, la Tamburri, a robadamagazine.com, spiega: “L’esperienza di Scordato è nata quasi per caso. Infatti, all’inizio la prima mail andò persa nello spam e cestinata per errore. Poi, all’inizio cercavano un pianista uomo ed è stato proprio Papaleo a insistere con me e alla fine sono stata scelta. Con il film c’è stato un legame forte fin da subito, anche per via del mio passato così affine. Ho ripensato a quello che sono stata e a quello che mi piacerebbe essere. Non parlo di soldi, ma di altro. Di avventure, esperienze e maturità. Avere quella fortuna di non avere scrupoli di coscienza e poter tornare a casa tra gli affetti e la serenità. Mia nonna in dialetto molisano diceva: ‘Fai il bene e dimenticalo, fai il male e pensaci'”.

Scordato mi ha aiutato, anche perché ci sono situazioni mutuate e filtrate, ma sono le storie che ho vissuto. Lo sento mio in maniera quasi spaventosa. È umano guardare con timore a vent’anni le proprie origini, perché pensi di non uscire da certi meccanismi. Però, poi dopo ti rendi conto che quel terrore, altro non era, che la semplice visione di una ragazza giovane. Oggi, con ben altra maturità, capisco quel meccanismo di difesa e di isolamento. Io sono ‘fuggita’ perché non potevo fare altrimenti, per i miei studi e per la mia vita. Così, da Isernia e con il minuetto (il treno ndr.) sono arrivata a Roma. Non rinnegherò mai le mie origini molisane, se sono così è grazie a quelle origini, alla mia famiglia e ai racconti di nonna”.