Nella categoria delle giovanissime l’atleta bresciana prima nel ranking nazionale ha vinto in finale contro Governatori. Terze De Pellegrini e Maselli
PESCOLANCIANO. Era il 1723 quando venne pubblicato ‘L’ arte della professione della spada ed altri esercizi’: l’autore Giuseppe d’Alessandro, nel suo esilio nel castello di Pescolanciano, scrive domandandosi se i posteri useranno ancora le spade quando ormai imperversa l’uso dei cannoni e dell’archibugio. Trecento anni dopo, nella secolare struttura le giovanissime della scherma italiana si sono incontrate per un torneo di spada e fioretto d’altissimo livello, il primo che si svolge nel castello.
Le atlete under 14, provenienti da tutta Italia, rappresentano il meglio della scherma nazionale. Delle circa 30 schermitrici in gara, la metà rientrano nella Top 20. E all’incrociarsi delle lame hanno saputo dare grande spettacolo, con prove atletiche di primissimo livello. In gara anche gli spadaccini molisani di Termoli e Isernia.
L’evento è stato organizzato dalla famiglia D’Alessandro, per cui la scherma è appunto una tradizione secolare, insieme al Coni, il Comune, il Sacro Militare Ordine Costantiniano e Intramontes.
Alla fine della tenzone, organizzata in gironi di eliminazione e poi in scontri diretti, l’ha spuntata la giovanissima Adelaide Rosini, della Scherma Brescia, già numero 1 nel ranking Italiano. La finale, combattutissima, contro la collega Melita Governatori, ottava nel ranking nazionale, dello Club Scherma Jesi. Terze, parimerito, De Pellegrini e Maselli della Capitolina Scherma.
Di certo, trecento anni dopo, i dubbi del D’Alessandro sulla scherma e sul suo essere ricordato o meno dai posteri sono stati decisamente fugati: del resto, la presenza del suo ‘spirito’ dal volto compiaciuto durante il torneo non lasciava spazio a interpretazioni…
