Il report, pubblicato da ‘Il Sole 24 Ore’, analizza anche la medicina territoriale. Va bene, invece, l’area della prevenzione
CAMPOBASSO. Il Molise è tra le regioni (le altre sono Valle D’Aosta, Abruzzo e Liguria) in cui la spesa per la sanità è sopra la media nazionale, ma i risultati raggiunti sono modesti.
Un dato tutt’altro che incoraggiante, quello che emerge dalla relazione che la Sezione Autonomie della Corte dei Conti ha appena dedicato ai bilanci regionali (delibera 13/2023), occupati per quasi l’80% dalla sanità. Indagine pubblicata da ‘Il Sole 24 Ore’ che inserisce il Molise tra le Regioni bocciate per la sanità. “Perché i soldi sono importanti ma da soli non risolvono i problemi se non sono affiancati da una gestione oculata e efficiente”, come certifica il report, 436 pagine di dati, grafici e valutazioni.
Il quotidiano economico mette a confronto la spesa pro capite di ogni Regione e i risultati ottenuti nelle tre aree indagate, dai ‘Livelli essenziali di assistenza’ (Lea), che traducono in un punteggio sintetico (da 0 a 100, con sufficienza a 60), la qualità dei servizi raggiunta da ospedali, assistenza distrettuale (cioè la sanità territoriale, dai medici di base alle cure domiciliari) e attività di prevenzione. Secondo i Livelli essenziali relativi al 2021, appena calcolati dal ministero della Sanità, sette Regioni e Province autonome su 21 hanno servizi insufficienti in uno o più settori.
Negli ospedali la spesa più alta si incontra proprio in Molise, che nonostante i suoi 1.436 euro per cittadino, ha anche il punteggio Lea peggiore (48,55), con la Provincia di Trento che invece ottiene i risultati più brillanti, seguita da Emilia Romagna e Toscana.
Per quanto riguarda la sanità territoriale il Molise è al quartultimo posto, con una spesa di 1.117 euro a persona e Lea che si attestano al 65,40. A fare peggio sono Abruzzo, Campania e Calabria.
Infine l’area prevenzione, dove a spesa è la seconda d’Italia, 156 euro a persona, ma in questo caso il punteggio Lea è alto: 82,99. A dimostrazione che investire in prevenzione in sanità è fondamentale. Un modo per risparmiare sui costi generali, riducendo le ospedalizzazioni. Il settore più critico secondo la Corte dei Conti.