Francesca Capozza*
La collera è un sentimento molto intenso che spesso sfugge al controllo; una tempesta emotiva, improvvisa e violenta, che irrompe burrascosa spazzando via tutti gli stati d’animo piacevoli.
PERCEZIONE DI PERICOLO. Le sue radici fisiologiche affondano nella reazione di combattimento o fuga. Uno dei suoi fattori scatenanti è, infatti, la sensazione di trovarsi in una situazione di pericolo, derivante non solo da una reale minaccia fisica, ma anche, e più spesso, da una minaccia simbolica all’autostima ed alla dignità di una persona (ad esempio, quando essa è trattata ingiustamente o in modo sgarbato, insultata, umiliata o quando vede frustrati i suoi tentativi di raggiungere un obiettivo importante).
Saper controllare le proprie emozioni è la chiave del benessere psicologico.
I sentimenti spiacevoli non devono essere evitati o soppressi, ma gestiti con misura. Saper tranquillizzare e confortare se stessi è una capacità fondamentale nella vita, in quanto si diviene meno vulnerabili alle tempeste scatenate dal cervello emozionale.
DISINNESCARE LA COLLERA. I punti chiave per spegnere l’incendio:
DISINTOSSICARCI DAI PENSIERI NEGATIVI. Il periodo di raffreddamento può funzionare soltanto se non viene impiegato per seguire pensieri che hanno innescato o che possono ri-alimentare la collera sperimentata. Dedicarsi ad attività gratificanti, come lo shopping, il cinema, ii passeggiare, ma perseverando nella sequenza di pensieri negativi sortisce l’effetto di ricaricare la persona di altro risentimento e di ulteriore collera cui potere attingere successivamente.
Bloccare i pensieri cinici ed ostili, reinquadrarli utilizzando diverse prospettive, offre una possibilità di cambiamento e consente di intravedere una soluzione positiva.
SFOGARE LA RABBIA: È DAVVERO UNA CATARSI?. È molto diffuso il pensiero secondo il quale dare libero sfogo alla rabbia corrisponda all’unico vero modo per liberarsene.
In realtà, sfogare la collera contribuisce poco o nulla a dissiparla, in quanto può fornire solo una falsa sensazione di soddisfazione e di risarcimento personale. Abbandonarsi ad una collera violenta è uno dei modi peggiori di raffreddarla: gli scoppi d’ira alimentano l’attivazione fisiologica del cervello emozionale, pertanto l’individuo non si calma, ma diviene ancora più adirato. Lo stato d’animo negativo, in tal modo, viene solo prolungato e non gli viene dato termine.
COME USCIRNE?. La tattica più efficace è quella di cercare di “raffreddarsi”, staccando la spina prima che il sistema vada in corto circuito. Cercare, quindi, di rivalutare la situazione per usufruire di punti di vista differenti. Non porsi sulla difensiva, ma adottare un atteggiamento improntato all’ascolto reciproco, alla formulazione chiara e serena dei rispettivi punti di vista, in modo da poter individuare una soluzione ottimale.
*psicologa-psicoterapeuta
specialista in Psicologia della Salute
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