La cerimonia alla presenza dei familiari in ricordo del compianto amministratore provinciale
di Giuliano Vacca
SESSANO DEL MOLISE. La strada provinciale all’ingresso di Sessano del Molise da oggi è dedicata al Cavaliere Ufficiale Giovanni Mancini, politico del territorio, scomparso nel 1995, che fortemente aveva voluto quel collegamento tra il suo paese e il capoluogo di provincia. Tra un piccolo centro interno e la viabilità veloce della superstrada.
Giovanni Mancini, conosciuto da tutti come il ‘Barone’, per la vita politica e sociale di Sessano è stato un punto di riferimento. Ne sono prova le presenze e i ricordi commossi di parenti, amici e autorità giunti ad assistere alla cerimonia di intitolazione.
Tra questi l’ex governatore Donato Toma, l’assessore regionale Michele Iorio, il consigliere Vincenzo Niro, l’assessore comunale di Isernia Domenico Di Baggio e i consiglieri comunali del capoluogo Domenico Chiacchiari, Raimondo Fabrizio, Linda Dall’Olio, Pietro Paolo Di Perna.
Durante la cerimonia, iniziata con la benedizione del parroco don Rosario, il sindaco del Paese Pino Venditti ha ricordato, non senza commozione, la figura di Mancini: “E’ stata una persona sempre disponibile a qualsiasi ora, in qualsiasi momento. Lo ricordo – ha detto il primo cittadino – come un galantuomo, un maestro di vita, non solo di politica, con al proprio fianco una grande donna. Io ho iniziato con lui a fare l’amministratore, all’interno di una lista elettori composta allora da giovani, che lui definiva, ‘con le mani libere'”.
La tabella su cui è stato inciso il nome presenta la dicitura ‘Politico del Territorio’, un modo per riassumere non solo i tanti ruoli ricoperti e l’attaccamento verso il proprio paese ma anche il ruolo che la politica un tempo aveva nei confronti dei cittadini. Una descrizione pensata dai familiari di Mancini e ben accolta dal presidente della Provincia Alfredo Ricci. Proprio quest’ultimo ha dichiarato: “In un momento in cui la parola ‘Politico’ fa paura perché ultimamente ci siamo un po’ ubriacati di alcuni concetti di antipolitica, ricordare chi invece ha rappresentato e lavorato per questo territorio credo che sia un segno importante per le generazioni attuali e per quelle future”.
L’eredità politica, oltre che personale, di Giovanni Mancini oggi è certamente nelle mani di suo figlio Giovancarmine, veterano dei consiglieri comunali e provinciali di Isernia ed esponente di lungo corso della destra molisana. “Papà – ha spiegato – era sempre a disposizione per risolvere ogni tipo di problemi, spesso ci ha rimesso persona, ma questa sua caratteristica lo ha reso, per tutta la sua breve vita, l’uomo del consenso. Basti pensare che nel suo collegio provinciale (comprendente Sessano, Pesche e Miranda) aveva dei consensi ‘bulgari’ che andavano ben oltre i voti che il suo partito tradizionalmente riusciva ad avere“.
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