Davanti a Trento e Catanzaro. I dati contenuti nel Rapporto 2023


CAMPOBASSO. Campobasso è il capoluogo italiano con la più bassa tariffa per i rifiuti, davanti a Trento, che però è tra i comuni con la raccolta differenziata più alta d’Italia.

A dirlo è il ‘Rapporto rifiuti urbani 2023’ redatto dall’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, che presenta i dati relativi al 2022.

Nel 2022 il costo medio nazionale annuo pro capite di gestione dei rifiuti urbani è stato pari a 192,30 euro per abitante, in diminuzione di 2,20 euro per abitante. Tra le città che presentano costi minori, oltre a Campobasso e a Catanzaro, c’è proprio Trento (172,30 euro per abitante), che assieme a Cagliari e a Potenza è l’unico capoluogo in cui è stato adottato un sistema di tariffazione puntuale.

A livello regionale, il Trentino-Alto Adige presenta il costo medio totale per ogni chilogrammo di rifiuto prodotto più basso (29,8 centesimi al chilo).