CULTURA & SPETTACOLI

Inizia il Ramadan: il Giordano di Venafro esempio di inclusione

Gli alunni che osservano il mese di digiuno avranno accesso, durante la ricreazione, ad un ambiente presidiato dove poter recuperare la preghiera, riposare e soprattutto raccogliersi in un momento di concentrazione


VENAFRO. Inizia ufficialmente oggi il Ramadan: il mese sacro del digiuno dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina. Il digiuno è un obbligo per tutti i musulmani praticanti che, dalle prime luci dell’alba fino al tramonto, non possono mangiare, bere e dedicarsi ad altre attività quotidiane.

Il Ramadan può influenzare la routine quotidiana degli studenti, pur trovando loro il modo per bilanciare le pratiche religiose con gli impegni accademici: digiunare dalle prime ore del mattino fino al tramonto può influenzare il rendimento, specialmente se si verificano affaticamento, disidratazione o fame durante le ore di lezione. La comprensione e il sostegno della comunità scolastica potrebbero essere cruciali per garantire che gli studenti possano osservare il Ramadan in modo soddisfacente mentre continuano a impegnarsi negli studi.

È stata cura di una professoressa dell’Istituto Giordano raccogliere i bisogni degli alunni in vista del mese di digiuno ed elaborare la migliore soluzione possibile, che ha riguardato principalmente il momento della ricreazione nel quale, dati alla mano, si concentravano la maggior parte delle criticità. Per questo il Dirigente e i suoi collaboratori non hanno esitato ad aggiungere, agli interventi per l’inclusione, una più gestibile flessione del Ramadan da parte di scuola e alunni: sarà possibile da oggi per gli alunni osservanti il mese di digiuno avere accesso, durante la pausa ricreativa, ad un ambiente presidiato dove poter recuperare la preghiera, riposare e soprattutto raccogliersi in un momento di concentrazione lontano dalle merende dei compagni non musulmani.

Ad oggi la scuola è sempre più impegnata nel raggiungimento dell’obiettivo dell’inclusione: creare un ambiente accogliente e rispettoso, dove tutti gli studenti si sentano valorizzati e supportati nel loro apprendimento e nel loro sviluppo personale, è possibile. Questo piccolo accorgimento del Giordano, che in realtà sarà di gran supporto, spera di essere un esempio per tutte le istituzioni scolastiche del territorio.

Deborah

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