POLITICA & ATTUALITA'

Sanità, il sindacato Cobas presenta ricorso al Tar: “Calpestati i diritti degli oss risultati idonei al concorso”

Il legale Di Bianco: “Graduatoria ancora aperta, ma si è pensato di stabilizzare”. L’avvocato D’Apolito: “Lo scopo è far breccia in tante situazioni poco chiare”


CAMPOBASSO. Il sindacato Cobas Pubblico Impiego Molise di Campobasso, insieme all’avvocato Enzo D’Apolito, al legale rappresentante dell’organizzazione sindacale Maria Luisa Di Bianco, ed a una rappresentanza degli operatori socio sanitari risultati idonei al concorso Asrem per OSS conclusosi a fine settembre 2022 hanno spiegato le motivazioni del ricorso al Tar, presentato per bloccare la stabilizzazione del personale a tempo determinato durante il periodo Covid e di tutelare gli interessi degli idonei, in merito a nuove assunzioni dell’Asrem.

“Una battaglia legale che parte dalla lesione di diritti che sono garantiti dalla nostra Costituzione. Nel 2022 c’è stato un concorso secondo tutti i criteri della legge. La graduatoria di questo concorso è ancora aperta e deve scorrere, ma si è pensato di stabilizzare – spiega Maria Luisa Di Bianco – Senza nulla togliere nessun diritto a nessuno, se si voleva procedere alla stabilizzazione, questa doveva essere fatto prima dell’avvio del concorso. Il motivo del ricorso al Tar è proprio questo, nel piano triennale del fabbisogno del personale adesso va data precedenza agli idonei posti in graduatoria, della quale chiediamo lo scorrimento. Si è capovolto l’iter procedurale che si dovrebbe seguire. La graduatoria deve scorrere e speriamo che il Tar ci dia la sospensiva perché possa permettere l’immissione in servizio per gli idonei della graduatoria concorsuale”.  

“Questo ricorso al Tar è stato presentato a causa del mancato scorrimento di una graduatoria per pubblico concorso – ha proseguito l’avvocato Enzo D’Apolito – Con delle delibere interne la legge regionale ha ritenuto di assumere precari che avevano prestato servizio nel periodo pandemico. Tutto ciò fa riferimento ad un decreto legislativo del 2017 e ad un concorso pubblico bandito per il periodo di riferimento gennaio 2020- dicembre 2022. Vengono calpestati i diritti e gli interessi legittimi dei ricorrenti odierni, perché seppur risultati idonei ad un concorso pubblico, hanno visto bloccato il loro scorrimento sulle assunzioni con un bando pubblico ancora in itinere. Vengono così calpestati diritti sanciti e garantiti dalla nostra carta costituzionale”.  

Enrico Fazio

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