Dopo gli episodi di violenza e intolleranza avvenuti nell’ultimo periodo. Questioni da trattare anche la tutela delle attività commerciali e la Ztl sperimentale
CAMPOBASSO. Sicurezza e degrado urbano nel Centro storico di Campobasso, l’opposizione chiede la convocazione di un Consiglio comunale monotematico.
A firmare la richiesta, depositata dal capogruppo di Forza Italia e vice presidente del Consiglio Mimmo Esposito, i 15 esponenti del centrodestra a Palazzo San Giorgio, che puntano l’attenzione sui ripetuti episodi di violenza e intolleranza avvenuti nel borgo, che hanno determinato diversi interventi delle forze dell’ordine. E che, come conseguenza, sono alla base “di una sempre minore percezione di sicurezza da parte dei cittadini”.
Altro tema che la minoranza chiede di discutere, anche con la presenza in aula di associazioni di quartiere, comitati civici e rappresentanze di settore, l’introduzione della Ztl sperimentale, contro cui si sono espressi i titolari di diverse attività della zona.
“Oltre che della questione sicurezza parleremo della valorizzazione commerciale, storico-culturale e turistica del nostro borgo antico – le parole di Mimmo Esposito – Non è possibile ascoltare da un esecutivo ancora propaganda elettorale. C’è necessità di un intervento programmatico rispetto a un’area che vive un grande disagio, manifestato dai residenti, ma anche dagli stessi pochi commercianti che resistono ancora”.
“L’intenzione manifesta da parte di tutti i gruppi di centrodestra è quella di attivare un vero e proprio piano strategico di rilancio dell’area ,che tenga conto di tutti i lavori in corso, ad iniziare dal castello Monforte fino ai percorsi di valorizzazione delle radici culturali della nostra città: dalla casa di delicata Civerra, al museo Sannitico, alla Torre Terzano, alla Campobasso sotterranea, al valore delle piccole e medie attività, in primis l’artigianato di piazzetta Palombo, il valore del Largo di Fondaco della Farina, di Largo San Leonardo. Come abbiamo scritto nel nostro programma elettorale – ha concluso Esposito – pensiamo alla realizzazione di una zona franca, per avvantaggiare gli eroici artigiani e commercianti che continuano a lavorare in quelle aree e, in collaborazione con l’Università, alla realizzazione di case dello studente diffuse, o altre iniziative che possano rendere merito ad un borgo che ha un potenziale di bellezza enorme che non è sfruttato”.
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