Questa mattina, dopo una conferenza stampa, la presentazione dell’atto all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Contro l’introduzione della figura del secondo sottosegretario il referendum si farà. I consiglieri di opposizione a Palazzo D’Aimmo hanno depositato oggi la richiesta di indizione della consultazione sulla legge regionale di modifica dello Statuto regionale.

La firma del documento, prima della consegna, al termine della conferenza stampa nella quale è stata presentata l’iniziativa, già annunciata. Il Referendum regionale, ha precisato la consigliera del Pd Alessandra Salvatore, sulla base dell’articolo 123 della Costituzione e della legge regionale 36/2005, non determinerà un costo per la comunità, visto che se ne chiederà l’accorpamento al referendum sull’autonomia differenziata che si svolgerà in primavera. Sarà l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale a seguire l’iter per aggregare le due consultazioni. La procedura si è attivata con la richiesta avanzata, come prevede la Costituzione, da almeno un quinto dei consiglieri regionali. Successivamente dovrebbe essere avviata una raccolta di firme tra i cittadini, anche per aumentare il coinvolgimento popolare sull’iniziativa.

“Valuteremo anche la possibilità che il referendum venga svolto in maniera telematica – ha anticipato la capogruppo dem Micaela Fanelli – come potrebbe avvenire anche col referendum contro la legge Calderoli, per contenere ancor di più le spese e lanciare un messaggio di innovazione dal Molise. Non serve a nulla, se non alla maggioranza, l’introduzione del secondo sottosegretario, una figura creata per fare da raccordo tra Giunta e Consiglio ed essere più presenti sui tavoli romani. Non mi risulta che questo stia avvenendo o sia avvenuto nella precedente legislatura”.

Una modifica statutaria, ha affermato l’esponente del M5s Angelo Primiani, portata avanti solo per una logica di spartizione delle poltrone.

“Una riforma utile solo per chi non ha finora ottenuto incarichi di governo o di sottogoverno – ha precisato l’esponente del Pd Vittorino Facciolla – Con questa nostra iniziativa speriamo di far ragionare la maggioranza, inducendola a revocare il provvedimento”.

“In questi giorni ho sentito deliri costituzionali – ha concluso il capogruppo del M5s Andrea Greco – Il presidente della Regione Roberti ha detto che il referendum è il fallimento della politica, invece il referendum è la più alta espressione della politica e del coinvolgimento dei cittadini. Se il centrodestra andrà avanti rimedierà una figuraccia davanti ai molisani”.