L’impianto artificiale situato al confine tra Molise e Puglia. A dare l’annuncio, esprimendo preoccupazioni per l’agricoltura e l’allevamento, è la Coldiretti


CAMPOBASSO. Crisi idrica, con il rilascio degli ultimi 2 milioni di metri cubi d’acqua ancora disponibili ad uso irriguo, stasera alle ore 19 chiuderà definitivamente la Diga di Occhito, il grande invaso artificiale al confine tra il Molise e la Puglia.

La notizia, preoccupante, annunciata da Coldiretti Puglia. “Si apre così uno scenario critico quanto pericoloso, sia per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione, ma a saltare – rimarca Mario de Matteo, vicepresidente Coldiretti Puglia – saranno i trapianti degli ortaggi autunno vernini, verdure e ortaggi che vengono messi a dimora in questo periodo dell’anno e pronti al consumo in autunno e nella stagione invernale, perché senza acqua le piantine non avrebbero alcuna garanzia di sopravvivenza.”

Intanto, c’è  anche un razionamento di acqua fornita dalle autobotti, con il carico attivo solo in alcune fasce orarie, con il rischio che gli animali nelle stalle, insiste Coldiretti Puglia, non abbiano più acqua per abbeverarsi.

L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un estate iniziata torrida dopo il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che candida il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli, e che comprende nell’ordine il 2023, il 2022, il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.