Le lettere indirizzate alle Aziende sanitarie locali. Le condizioni di vita nei penitenziari, è stato evidenziato, sono spesso inaccettabili


CAMPOBASSO. Sovraffollamento delle carceri, l’Associazione Luca Coscioni, attiva a tutela dei diritti, tra cui quello alla salute, ha inviato 102 diffide alle direzioni generali delle Aziende Sanitarie Locali delle città dove si trovano i 189 istituti penali italiani. La diffida inoltrata anche all’Azienda sanitaria del Molise.

L’iniziativa, hanno fatto sapere Filomena Gallo e Marco Cappato, segretaria e tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, insieme all’ex senatore Marco Perduca, “lanciata alla luce della pressoché totale mancanza nel recente decreto carceri di misure strutturali volte a garantire il diritto alla salute nei 189 istituti di pena in Italia, che tiene in considerazione il fatto che ai direttori generali delle aziende sanitarie spetta il compito di riferire al Ministero della Salute e quello della Giustizia sulle visite compiute e sui provvedimenti da adottare”,

Le diffide, hanno evidenziato,ricordano come al 31 luglio 2024, 64 persone si siano tolte la vita negli istituti di pena con motivazioni le più varie ma che, stando ai resoconti delle cronache, risultano legate alle condizioni di vita in carcere dove oltre allo stress da sovraffollamento si aggiungono condizioni igienico-sanitarie fuori norma, pessima qualità del servizi igienici, scarsità d’acqua e/o mancanza di acqua calda, mancanza di docce nelle celle. Un drammatico dato a cui devono essere aggiunti i sette rappresentanti della polizia penitenziaria che si sono suicidati per motivi legati al loro lavoro, appesantito e reso frustrante dalla cronica mancanza di personale.