Dopo l’accertamento da parte dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise è scattato il protocollo che interessa diversi comuni


CAMPOBASSO. Malattie trasmesse dalle zanzare, implementata la sorveglianza integrata della West Nile e dell’Usutu virus in Abruzzo, dove si registra un primo caso umano ‘probabile’ di infezione da virus West Nile, come informa il Dipartimento sanità servizio prevenzione sanitaria medicina territoriale.

I maggiori controlli hanno consentito il riscontro, da metà giugno, delle prime positività al virus West Nile nella provincia di Chieti, in zanzare, uccelli selvatici e nell’uomo con un primo caso ‘probabile’. L’uomo in esame è ricoverato presso l’ospedale di Pescara, ma domiciliato a San Salvo. La diagnosi del primo caso umano ‘probabile’ di infezione da virus West Nile è stata effettuata ieri dal Laboratorio di riferimento regionale per le Arbovirosi dell’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise.

Il sistema di sorveglianza regionale ha consentito di rilevare tempestivamente le positività, di far attivare le Misure previste dal Piano nazionale per le Arbovirosi 2020- 2025 da parte del Dipartimento sanità della Regione, del Dipartimento di prevenzione della Asl di Chieti e dei Comuni interessati: Vasto, Casalbordino, Lanciano, San Salvo. Per ridurre il rischio di esposizione dei cittadini al virus West Nile sono state raccomandate ai comuni interessati diverse azioni di salvaguardia e interventi di lotta antivirale.