“Una battaglia di grande civiltà, oltre che di sostegno a tutte le persone che, pur lavorando, non ricevono un corrispettivo idoneo”, ha detto la consigliera regionale dem
CAMPOBASSO. Formalizzato dalla Giunta comunale di Campobasso, con propria delibera, un atto di indirizzo in tema di salario minimo per la tutela dei lavoratori impegnati negli appalti di lavori, servizi e forniture affidati dal Comune. Iniziativa che questa mattina è stata illustrata in conferenza stampa cui ha preso parte la aindaca Marialuisa Forte, la Giunta, la presidente della V Commissione consiliare, il presidente del Consiglio e la maggioranza. La misura garantirà che “chi si aggiudica gare ed avvisi indetti dal Comune di Campobasso per la fornitura di beni e servizi, anche in caso di subappalto, dovrà corrispondere alle lavoratrici ed ai lavoratori, se non coperti da contratti collettivi più tutelanti, un salario minimo orario lordo non inferiore a 9 euro l’ora”, specifica la consigliera regionale dem Alessandra Salvatore in una nota.
“Non posso che ringraziare, avendo sposato già dalla fase congressuale la battaglia della Segretaria Schlein contro il lavoro povero – aggiunge la Salvatore – l’Amministrazione comunale di Campobasso che, dopo Firenze e Napoli, è l’altro capoluogo di regione a dare un segnale chiaro e forte rispetto ad una battaglia che è di grande civiltà, oltre che di sostegno a tutte le persone che, pur lavorando, spesso in settori particolarmente importanti e delicati, non ricevono un corrispettivo idoneo a garantire loro una esistenza libera e dignitosa. Una situazione, questa, che riguarda circa 4 milioni di lavoratrici e lavoratori e, tra loro, anche tante molisane e tanti molisani (che operano nel settore dei servizi socio-assistenziali, della ristorazione collettiva e commerciale, del turismo, del settore tessile e dell’abbigliamento, dei servizi integrati o dei multiservizi, della vigilanza e dei servizi fiduciari, ecc.)”.
Contributi propositivi, come è emerso in conferenza stampa, sono arrivati (in occasione del passaggio in Commissione) anche dalla opposizione di centrodestra: “Un bel segnale che, speriamo, voglia cogliere la maggioranza di centrodestra in Regione Molise, maggioranza che, per ora, ha inspiegabilmente detto NO al salario minimo garantito, ma che potrebbe rivedere la sua posizione”.
“Il gruppo consiliare PD in Molise continuerà a lavorare perchè su questo tema, come sugli altri temi che riguardano direttamente la qualità della vita dei molisani, si facciano scelte di giustizia ed equità sociale, libere da condizionamenti di mera appartenenza politica”, chiosa la Salvatore.