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L’esperta evidenzia una relazione significativa


di R.Francesca Capozza*

ISERNIA. La giornata internazionale della Solidarietà che ricorre oggi ci porta a riflettere sul valore inestimabile di questa dimensione affettiva e comportamentale, portatrice di numerosi benefici personali e collettivi. Esiste infatti una relazione significativa tra l’aiutare gli altri e una buona salute fisica e mentale. Quando gli individui fanno volontariato, non solo aiutano la loro comunità, ma godono di maggior salute, maggiore longevità, buon umore, se l’attività è gratificante e si ha voglia di farlo anziché consideralo un ulteriore impegno da svolgere.

Francesca Capozza

Ecco i benefici della solidarietà sulla nostra salute:

1) Riduce lo stress (concentrarsi su qualcun altro o qualcos’altro distoglie la mente dalle preoccupazioni quotidiane, migliorando l’umore)

2) Accresce l’autostima (aiutare un’altra persona ha un impatto positivo sulla nostra percezione di noi stessi)

3) Dare aiuto offre un senso alla nostra vita (accresce il nostro senso di identità e scopo nella vita, in particolare se non rivestiamo più i ruoli che ci definivano in passato, come quelli di lavoratore o genitore)

4) Incrementa le interazioni sociali e contrasta l’isolamento (scegliere un’attività che ci piace ci dà maggiori possibilità di incontrare persone che condividono i nostri valori e la nostra visione del mondo, inoltre migliora la capacità di entrare in relazione con gli altri incrementando la comprensione empatica)

5) Combatte la depressione e l’ansia (il volontariato può mantenere la mente distratta da un’attitudine disfunzionale come il pensiero negativo o l’eccessiva critica (specialmente verso noi stessi)

6) Aumenta la fiducia in noi stessi (alcune attività di volontariato richiedono l’apprendimento di nuove abilità in cui sentirsi capaci. Inoltre, sperimentando la sensazione di poter essere d’aiuto agli altri, possiamo acquisire un senso di orgoglio e gratificazione)

7) Fa nascere passioni, esplorando interessi nuovi

8) Aumentano benessere e felicità (il nostro corpo produce ormoni della felicità ed endorfine che alimentano sensazioni positive)

9) Benefici organico-funzionali, colesterolo, peso e marcatori di infiammazione ridotti, un rischio minore di incorrere in ipertensione e sindrome metabolica, meno ricorso all’assistenza sanitaria e al ricovero presso strutture ospedaliere

10) Allevia il dolore fisico (effetti benefici sulla nostra sensazione di dolore: la parte del nostro cervello che reagisce a uno stimolo doloroso viene istantaneamente disattivata quando siamo occupati ad aiutare un’altra persona)

11) Aiutare gli altri ci aiuta a vivere più a lungo (migliora la capacità di gestire lo stress e rafforza le difese immunitarie)

12) Rafforza il senso di comunità (aiutare gli altri è contagioso, induce l’altro a fare altrettanto; inoltre si soddisfa e rafforza anche il bisogno di appartenere al contesto in cui viviamo).

*psicologa, psicoterapeuta, specialista in Psicologia della Salute