I consigli della specialista
di Francesca Capozza*
Il rientro a scuola, dopo mesi di vacanze, costituisce una fase molto importante per il benessere e la serenità di bambini, ragazzi e loro famiglie. E’ un momento delicato, anche potenziale fonte d’ansia e stress. Da una parte, infatti, c’è la voglia di rivedere i compagni di classe e di riprendere le attività quotidiane, dall’altra ci si sente frenati da un mix di paure e tensioni legate alla nuova routine, all’ansia da prestazione e alle possibili difficoltà nel rapporto con i coetanei.
È fondamentale che siano innanzitutto i genitori a vivere emozioni positive di fiducia e sostegno con cui incoraggiare i propri figli alla ripresa. Se invece sono i primi a vivere emozioni spiacevoli, di disagio, apprensione o addirittura paura, conseguentemente anche i propri figli vivranno tale malessere; in generale, ma soprattutto nei giorni precedenti l’inizio della scuola, compito dei genitori è infondere entusiasmo e accendere nei propri figli la voglia di tornare tra i banchi di scuola e la fiducia nelle loro capacità di riuscita. Ecco alcuni consigli pratici per genitori utili a favorire un ottimale rientro a scuola: 1) dopo la flessibilità di orari e routine classica dell’estate, recuperare gradualmente orari e ritmi quotidiani per evitare il cosiddetto “trauma da sveglia “; 2) Assumere un atteggiamento mentale che infonda entusiasmo e curiosità nei propri figli, aiutando così a risvegliare la voglia di incontrare nuovamente i compagni, imparare cose nuove; 3) Ascoltare i propri figli in merito a cosa pensano e cosa provano rispetto all’idea di ritornare a scuola, parlarne insieme, favorire l’espressione di eventuali timori e insicurezze, ascoltare senza minimizzare o negare e spiegare loro che queste emozioni sono assolutamente normali e che si affronteranno al meglio; 4) Condividere i propri ricordi di scuola, timori e pensieri, ricordare insieme a lui come da piccoli avete affrontato le difficoltà e le avete superate, aiuta sia a trasmettere vicinanza al proprio figlio, che quindi si riconosce nelle parole del genitore e si sente compreso, sia a “normalizzare” i suoi vissuti e a comprendere che le difficoltà si riescono ad affrontare tranquillamente; 5) Coinvolgere il proprio figlio nella preparazione ed acquisto dei materiali, in modo da accompagnarlo a prepararsi psicologicamente al rientro a scuola, riprendendo confidenza con l’ambiente scolastico; 6) Informarlo su tutto quello che c’è da sapere sul rientro in classe e prepararlo alle eventuali novità (materie, organizzazione dei primi giorni, presenza di orario prolungato, nuovi compagni di classe, maestre o professoresse, cambiamenti di classe e di sede), soprattutto se si tratta di accedere a un nuovo ciclo; 7) riprendere la frequentazione dei compagni prima dell’inizio della scuola, aiuta aritrovare punti di riferimento, condividere emozioni ed esperienze piacevoli e rilassanti, eventuali preoccupazioni e sentirsi più forti; 8) Preparare vestiti e zaino il giorno prima dell’inizio della scuola, aiuta il figlio ad avere sotto controllo la situazione e sentirsi pronto.
Ricordiamoci che è l’atteggiamento del genitore che fa la differenza: è fondamentale infatti che esprima un atteggiamento entusiasta ed incoraggiante che possa contagiare il bambino o il ragazzo facilitando la voglia di fare, l’adattamento alle novità, la curiosità e l’apertura alla conoscenza di tante nuove esperienze.
* psicologa psicoterapeuta
specialista in psicologia della salute