Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, era riverso sul pavimento del bagno, con la serratura chiusa dall’interno, forse rimasta bloccata. Sconvolgente il fatto che nessuno si sia accorto di niente per due mesi
CAMPOBASSO. Donna di 47 anni trovata morta nella sua casa nel centro storico, ancora tutte da chiarire le cause del decesso, avvenuto presumibilmente due mesi prima del ritrovamento.
Che quel corpo era lì da tempo, nell’appartamento al piano terra di uno stabile in pietra adiacente alla chiesa di Sant’Antonio Abate, lo rivela lo stato di decomposizione, molto avanzato, come hanno evidenziato i soccorritori. Un altro elemento importante arriverebbe dal telefonino, non utilizzato da tante settimane.
I dettagli che emergono sono però sconvolgenti: il cadavere è stato ritrovato riverso sul pavimento di un bagno cieco e senza finestre, con la porta chiusa dall’interno. Il cellulare in un’altra stanza. Quindi all’ipotesi del malore si aggiunge la possibilità che la donna sia rimasta chiusa nel bagno, con la porta bloccata, senza riuscire a chiedere soccorso. Non ci sarebbero, invece, segni di effrazione, tali da far pensare che qualcuno possa essere entrato in casa.
La Procura di Campobasso ha deciso di vederci chiaro ed il sostituto procuratore Annarita Carollo ha disposto l’autopsia, affidando le indagini alla Squadra mobile, arrivata sul posto, dopo l’intervento dei Vigili del fuoco e della Polizia locale.
Se la morte potrebbe essere avvenuta per cause naturali, la conferma arriverà però dall’autopsia, non si comprende infatti perché nessuno, per tutto questo tempo, si sia accorto dell’assenza della donna, originaria di Molfetta ma che da tempo risiedeva a Campobasso. E che viveva da sola, senza parenti stretti o amici cari. Qualcuno che la conosce ha riferito che a volte spegneva il cellulare per lunghi periodi, preferendo star sola.
Sta di fatto che nella giornata di ieri un’assistente sociale e una dottoressa hanno suonato alla porta di casa e, non ricevendo risposta, hanno chiamato la proprietaria dell’appartamento. Una volta dentro il terribile odore, che ha fatto pensare al peggio. Da qui la richiesta di intervento ai vigili del fuoco, che hanno forzato la porta del bagno e trovato il corpo. Potrebbe essere stato, dunque, un dramma della solitudine. Ma la vicenda resta sconvolgente.