Le ustioni sul corpo sarebbero compatibili con ferite da acqua bollente, che probabilmente era contenuta in un pentolino, finitole addosso in conseguenza ad una caduta accidentale
CAMPOBASSO. Proseguono le indagini della Squadra Mobile, guidata da Marco Graziano, sulla morte della donna di 76 anni trovata senza vita nel suo appartamento di Contrada Macchie a Campobasso. La scoperta del corpo è stata fatta dalla nipote, che, dopo aver tentato invano di contattare la zia, si è recata a casa sua trovandola priva di vita.
I primi rilievi, i risultati preliminari dell’autopsia e le testimonianze raccolte dalla questura – riferisce Primonumero – indicano la possibilità di un incidente domestico. L’autopsia ha rivelato che le lesioni sul corpo della donna, inizialmente considerate misteriose, sarebbero dovute a ustioni causate da acqua bollente.
Gli investigatori hanno eseguito un ulteriore sopralluogo nell’abitazione, dove è stato trovato un pentolino che potrebbe aver contenuto l’acqua bollente. La pista più plausibile è che la donna, a causa di un malore improvviso, abbia accidentalmente urtato il pentolino, provocando la caduta dell’acqua e le conseguenti ustioni.
L’ipotesi di furto o rapina è stata esclusa: nell’appartamento non ci sono segni di effrazione né risultano manomissioni o oggetti di valore sottratti. Le indagini rimangono in corso per escludere definitivamente altre possibilità.