Le parole del candidato sindaco, oggi consigliere comunale, Pino Ruta e del fondatore di Costruire Democrazia Massimo Romano. Alcune delle idee illustrate in campagna elettorale già alla base dei primi progetti portati avanti al Comune
di CARMEN SEPEDE
CAMPOBASSO. Una sede di incontro, dove dialogare sui progetti e sulle idee per Campobasso e dove confrontarsi con i cittadini.
E’ la sede che il Cantiere civico ha aperto a Campobasso, in piazza Pepe, nel pieno centro della città. Oggi l’inaugurazione, alla presenza dei candidati delle liste di Costruire Democrazia, Unica Terra e Confederazione civica, oltre che di militanti e simpatizzanti.
“Lo avevamo già detto in campagna elettorale che avremmo privilegiato il contatto diretto con i cittadini – le parole del candidato sindaco, oggi consigliere comunale Pino Ruta – abbiamo dato vita a un movimento che punta a radicarsi nella comunità e anche per questo abbiamo deciso di aprire una sede, che possa fare da cerniera tra le istituzioni e il mondo civico, rappresentando il punto di riferimento per chi voglia esprimere delle idee nuove per la città, evidenziare delle criticità, offrire delle soluzioni. Avere dei presidi anche fisici, dove ci si incontra e ci si confronta con i cittadini, in questo senso è molto importante”.
Con l’occasione Pino Ruta ha fatto anche un primo bilancio dell’attività politica e amministrativa avviata e portata avanti al Comune di Campobasso, che vede gli eletti del Cantiere civico impegnati in Consiglio e nell’esecutivo guidato dalla sindaca Marialuisa Forte. I temi su cui lavorare sono ad ampio raggio, servizi, trasporti, decoro urbano, riqualificazione del centro e edilizia scolastica, con riferimento anche alla soluzione individuata per la Scuola D’Ovidio, che non sarà spostata a Selva Piana.
Di un progetto più a lungo termine, partendo dal movimento che si è creato con le Comunali a Campobasso, ha parlato Massimo Romano, fondatore di Costruire Democrazia e tra i promotori del Cantiere civico.
“Credo che nel panorama politico non solo regionale – la sua riflessione – ci sia bisogno di forze che non facciano riferimento solo a un simbolo di partito. Le migliori esperienze civiche devono essere messe in condizione di potersi esprimere nelle dinamiche comunali e, non vedo perché no, anche regionali. A Campobasso il Cantiere civico si è rivelato un esperimento vincente, che ci ha consentito di entrare nelle istituzioni dalla porta principale, dimostrando che si può fare politica anche nei luoghi amministrativi mantenendo un profilo di serietà, rispetto della legalità e di grande operatività. E facendo diventare le idee espresse in campagna elettorale fatti concreti che riguardano la vita delle persone”.