Oggi l’avvio della due giorni sindacale, con i primi interventi sul futuro del sistema scolastico, anche alla luce dei risvolti legati all’introduzione dell’intelligenza artificiale


CAMPOBASSO. Autonomia differenziata, quali rischi per la scuola pubblica e quale futuro per il personale scolastico.

Se ne è parlato oggi a Campobasso, nel quarto congresso nazionale Flp scuola, nella prima delle due giornate organizzate dal sindacato all’hotel San Giorgio.

Un congresso che si è aperto con il saluto istituzionale del vice sindaco di Campobasso Pietro Colucci e dell’assessore Bibiana Chierchia, entrato nel vivo con l’intervento del segretario generale Flp Marco Carlomagno e del segretario nazionale Flp Scuola Carmelo Cerenzia.

Tante, non tutte positive, le novità che sta vivendo il mondo della scuola, anche alla luce della riforma sull’autonomia.

“L’autonomia rischia di aumentare il gap tra il Nord e il Sud del Paese anche nel settore dell’istruzione – ha detto Carlomagno – non è pensabile immaginare a insegnanti pagati di più o di meno a seconda della regione in cui operano. La politica deve capire che la scuola è fondamentale per il rilancio e il futuro del nostro Paese e che bisogna mettere al centro i temi dell’istruzione e della formazione. Non si può pensare che la scuola si cambi solo con il divieto del cellulare in classe, pensiamo ai risvolti che ha e che avrà ancora di più da qui a qualche anno l’intelligenza artificiale. Da una recente ricerca il 54% delle persone usa già l’intelligenza artificiale, non sempre consapevolmente. Conoscerne le applicazioni è allora fondamentale, soprattutto per gli insegnanti”.

Il congresso della Flp scuola proseguirà nella giornata di domani, per la votazione dei documenti congressuali, del direttivo, dei delegati al congresso di federazione e per l’elezione del segretario nazionale scuola.

C.S.