Il dibattito e il voto nella seduta di venerdì 27 settembre. Contro l’introduzione di questa figura l’opposizione aveva chiesto la convocazione del Referendum
CAMPOBASSO. Secondo sottosegretario, la nuova figura politica introdotta con legge di modifica allo Statuto regionale, che aveva portato l’opposizione a chiedere la convocazione del Referendum, sarà abolita con legge regionale.
Il passo indietro della maggioranza di centrodestra sarà sancito durante la seduta del Consiglio regionale di venerdì 27 settembre. Quando, dopo il via libera in Commissione, approderà in aula la proposta di legge n. 39, di iniziativa dei consiglieri Vincenzo Niro, Massimo Sabusco, Stefania Passarelli, Roberto Di Pardo, Fabio Cofelice, Francesco Roberti, Armandino D’Egidio, Gianluca Cefaratti, Nicola Cavaliere, Quintino Pallante, Roberto Di Baggio concernente la ‘Revoca delle deliberazioni legislative n. 14 del 5 marzo 2024, ad oggetto Proposta di legge regionale n. 10, di modifica statutaria, concernente ‘Modifiche alla legge regionale 18 aprile 2014, n. 10 (Statuto della Regione Molise)’. Approvazione con prima deliberazione e n. 42 del 24 luglio 2024, avente ad oggetto: ‘Legge regionale concernente Modifiche della legge regionale 18 aprile 2014, n. 10 (Statuto della Regione Molise. Seconda deliberazione. Approvazione’.
La discussione e il voto sulla legge saranno accompagnati dalla battaglia politica tra maggioranza e opposizione, sui costi del Referendum e i costi del secondo sottosegretario. Che dunque sparisce. Mentre il rimpasto di Giunta è stato da poco completato, con l’assegnazione di parte delle competenze degli assessori ai consiglieri delegati.