Promosso da Cittadinanzattiva, il secondo incontro – sulle infezioni materno-fetali, tubercolosi latente e antimicrobicoresistenza – si è svolto il 25 settembre


CAMPOBASSO. La Salute in tasca, informare per includere è una Campagna nazionale di informazione per le persone più fragili e vulnerabili sui temi della salute e  in particolare, delle Infezioni materno–fetali, Tubercolosi latente e Antimicrobicoresistenza, promosso da Cittadinanzattiva nell’ambito del Progetto “Il diritto alla salute ed all’informazione per  il mondo dei fragili”, realizzato con il contributo non condizionato da Diasorin.

Parità di accesso alle informazioni ed ai servizi, la partecipazione e l’empowerment dei cittadini che spesso risultano “invisibili” e favorire la loro inclusione e parità sociale, rappresentano per Cittadinanzattiva una dimensione estremamente rilevante, perché il diritto alla salute, alla corretta informazione e il diritto all’accoglienza e tutela delle persone fragili e vulnerabili, sono diritti fondamentali che riguardano tutti.

Il 25 settembre si è svolto il secondo incontro, dedicato agli ospiti del Cas “Il Geco” in Via Colle delle Api.

Un’opportunità di empowerment personale per renderli consapevoli sull’importanza che ha la diagnostica e la prevenzione e per promuovere l’utilità dello screening sul tema della Tubercolosi latente. Una malattia che rappresenta un problema di salute pubblica e sociale. L’istituto Superiore di Sanità dichiara che “ogni anno oltre 10 milioni di persone si ammalano di Tubercolosi. La maggior parte di queste persone vive in Paesi a basso e medio reddito, ma la tubercolosi è presente in tutto il mondo. Nonostante sia una malattia prevenibile e curabile, nel 2022, 1,3 milioni di persone sono morte a causa della Tubercolosi”.

Se n’è parlato con la dott.ssa Ludovica Fusco Dirigente medico del Reparto Malattie Infettive Ospedale Cardarelli, che ha sottolineato quanto sia importante fare   prevenzione e controlli, soprattutto  tra i giovani, anche per le persone che non hanno sintomi.

La dott.ssa Maria Rosaria Ciccaglione  Assistente sociale  del Centro “Il Geco” ha sottolineato che proprio la presa in carico degli ospiti, prevede attraverso una serie di esami, la valutazione complessiva dello  stato di salute, oltre ad un’assistenza psicologica necessaria per superare il disagio.

Una traduzione simultanea in varie lingue, grazie alla presenza e all’intervento dei mediatori ha reso possibile  a tutti i partecipanti, la completa acquisizione dei contenuti.

In occasione dell’incontro sono state distribuite le guide multilingue in  Italiano, Inglese, Francese, Arabo, Tigrino, Ucraino.