L’indagine, svolta dalla polizia Postale di Isernia, è nata a seguito della denuncia della vittima


ISERNIA. Aveva acquistato online dei pezzi di ricambio per la propria auto, ma era l’ennesimo ‘bidone’. Così la Postale ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia sei giovani, tutti residenti nel basso Lazio, per concorso nei reati di truffa continuata e riciclaggio.

L’indagine, svolta dalla Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica di Isernia, è nata a seguito della denuncia di una giovane donna che, navigando in Rete, aveva trovato un’offerta per l’acquisto di cerchioni e altri pezzi di ricambio per la propria autovettura ad un prezzo complessivo di alcune centinaia di euro.  Dopo aver contattato il venditore ed essersi messa d’accordo sui dettagli, la giovane aveva pagato il corrispettivo richiesto ricaricando la carta di credito indicata dal venditore, che si era detto pronto a spedire quanto acquistato. Dopo alcuni giorni dal pagamento, però, il presunto venditore si rendeva irreperibile senza mai inviare i ricambi.

Gli investigatori della polizia di Stato, attraverso la meticolosa analisi di indirizzi IP e dei rapporti finanziari coinvolti (c/c, iban e carte), sono riusciti a ricostruire una complessa rete di soggetti presuntivamente dedita, non solo alla realizzazione di truffe in danno di acquirenti online, di parti di ricambio ed assicurazioni auto, bensì anche al successivo trasferimento da un conto all’altro dei proventi delle truffe, con il chiaro scopo di ostacolare l’identificazione della loro provenienza illecita.

Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.