Quattro Fiori d’acciaio in doppia cifra con Scalia top scorer. Dodici punti e dodici rimbalzi per la totem Kunaiyi. La soddisfazione a referto chiuso di coach Mimmo Sabatelli: “Felice per una prestazione difensiva di grande impatto”
CAMPOBASSO. Opening Day come una ideale ‘riserva di caccia’ per i Fiori d’acciaio. Al quarto match d’apertura in sede comune, La Molisana Magnolia Campobasso esce con un larghissimo sorriso com’era stato nelle tre stagioni precedenti a Moncalieri (contro Empoli), a Cagliari (contro Lucca) e a Schio (contro la Dinamo Sassari).
Anche a Genova nella gran festa organizzata dalla Lega Basket Femminile per aprire le danze della Techfind Serie A1 le rossoblù non lasciano scampo nuovamente alla sarde che non sono mai in vantaggio e alla fine pagano un ampio divario, com’era stato dodici mesi fa al PalaRomare (nella circostanza di 28, con un massimo gap per le molisane di ben trenta punti) al termine di una ‘marcia trionfale’ con Scalia top scorer, quattro quinti dello starting five in doppia cifra, ‘doppia doppia’ per una habituée come la pivot Kunaiyi e diciassette punti delle rotazioni in uscita dalla panchina, nonché con risparmio di energie per Giacchetti e Kacerik, reduci da alcune piccole problematiche.
COL TURBO NEL MOTORE L’avvio delle magnolie è determinato: Morrison e Zięmborska in un amen fanno 5-0 e Sassari è costretta all’inseguimento venendo doppiata sul 14-7. Il resto del primo periodo è mantenimento dell’inerzia con al 10’ due possessi pieni di margine da gestire per le rossoblù (23-17).
ATTACCO E DIFESA Il secondo quarto delle campobassane è esemplare. Ben diciannove punti messi a segno e solo quattro concessi alle proprie avversarie fanno sì che all’altezza dell’intervallo lungo il fatturato del quintetto di coach Sabatelli sia doppio rispetto alle rivali (42-21).
APNEA E RISALITA Il rientro dagli spogliatoi vede i Fiori d’acciaio un po’ alterni in attacco (nessun punto per oltre quattro minuti). Il time-out richiesto da coach Sabatelli è l’occasione per puntualizzare qualche concetto e far sì che le campobassane si ritrovino e mantengano i sette possessi pieni di vantaggio al 30’ (56-35).
GARBAGE TIME L’ultimo quarto, così, è quello che gli statunitensi definiscono ‘garbage time’, un momento utile per rinsaldare le statistiche con le rossoblù che fanno correre il tassametro offensivo sino al +30 del 73-43 siglato Scalia, prologo al 73-45 registrato a referto chiuso.
GENOVA PER NOI Per coach Mimmo Sabatelli così, al termine, l’analisi è quella di chi è, ovviamente, legittimamente soddisfatto.
“Il quarto successo in altrettanti Opening Day? Vorrà dire che, scaramanticamente, dovremo giocare tutte le partite in campo neutro”, prova a metterla sul piano dell’ironia.
“Al di là di tutto era la prima partita con diversi elementi nuovi e con molte giocatrici recuperate alla causa solo in questa settimana. Non mi sarei atteso una prestazione di questo impatto a livello difensivo”.
E se c’è stato qualche passaggio a vuoto lo stesso coach ha subito riportato la barra dritta tra le sue: “In un torneo come questo basta un attimo di appannamento e gli avversari possono rifarsi sotto, non potevamo permettere di far prendere coraggio e fiducia a Sassari”.
Ad emergere è stato il contributo di sostanza di tutte e otto le rotazioni. “Durante l’estate abbiamo allungato, e non poco, le nostre rotazioni. La stessa Madera che non ha sporcato il suo tabellino, si è fatta sentire a livello di presenza fisica sia in attacco che difesa. Con le giovani, peraltro, possiamo contare su quattordici rotazioni e quanto fatto vedere sul campo ci ha permesso anche di risparmiare Martina ed Emma (Kacerik e Giacchetti, ndr) alle prese con la gestione di alcuni piccoli acciacchi”.
PIEMONTE IN VISTA Per il secondo turno le magnolie faranno qualche altro chilometro in su nella Penisola andando in Piemonte per far visita, sabato pomeriggio alle 18, al Derthona delle ex Sofia Marangoni e Nina Premasunac.
“Sarà un piacere, a livello emotivo, ritrovarle, com’è stato particolare vederle e parlare con loro qui a Genova. Per noi, però, sarà un’altra gara da giocare al massimo per cercare di mettere ulteriore fieno in cascina”, chiosa Sabatelli.
LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 73
BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI 45
(23-17, 42-21; 56-35)
CAMPOBASSO: Morrison 10 (2/5, 1/1), Scalia 18 (3/9, 3/10), Zięmborska 16 (4/7, 2/3), Madera (0/2, 0/1), Kunaiyi 12 (5/9); Trimboli 8 (2/2, 0/3), Quiñonez 5 (1/1, 1/1), Meldere 4 (2/4, 0/1). Ne: Giacchetti e Kacerik. All.: Sabatelli.
SASSARI: Carangelo 2 (1/6, 0/6), Gonzales 2 (1/4, 0/1), Taylor 19 (8/15, 0/3), Toffolo 6 (0/2, 2/6), Diallo Dieng 6 (3/7, 0/1); Pastrello (1/2 da 3), Begić 4 (2/3, 0/1), Natali 3 (1/4 da 3). Ne: Grattini e Spiga Trampana. All.: Restivo.
ARBITRI: Bertuccioli (Pesaro Urbino), Bartolini (Pesaro Urbino) e Cattani (Rieni).
NOTE: tiri liberi: Campobasso 14/18; Sassari 3/8. Rimbalzi: Campobasso 45 (Kunaiyi 12); Sassari 34 (Gonzales 6). Assist: Campobasso 17 (Morrison 5); Sassari 9 (Carangelo 4). Progressione punteggio: 12-5 (5’), 31-19 (15’), 44-27 (25’), 60-35 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 30 (73-43); Sassari mai.