L’assessore Vittorio Monaco spiega: “La ditta di manutenzione è al lavoro sul reticolato, ma occorre tempo per isolare il danno”


ISERNIA. Continuano le segnalazioni da parte dei residenti a Isernia, nella zona tra Corso Risorgimento e via Giovanni XXIII, di blackout e cali di tensione che interessano l’area soprattutto nelle ore serali. Tutto sembrava essersi originato – ed essere rientrato – a seguito dei forti temporali dello scorso mese, che avevano creato problemi su alcune cabine nelle zone da via Molise e piazza Giustino D’Uva, interessando il reticolato stradale e le traverse adiacenti fino appunto a via Giovanni XXIII in zona auditorium. Ma, nei giorni scorsi, il problema si è ripresentato, ponendo questioni su cosa avesse provocato il guasto.

Ai microfoni di isNews l’assessore al ramo Vittorio Monaco spiega: “Siamo in contatto costante con i cittadini e la ditta di manutenzione (la TeknoUno, NdR) per tenere sotto controllo il problema su una o più cabine di alimentazione di quel reticolato”. Ma isolare l’anomalia che genera i corto circuito e ripararla non è semplice come si può pensare. “Gli interventi – spiega Monaco – possono essere fatti solo quando c’è effettivamente il danno in atto, andando punto per punto”.

Ogni volta che si verifica il danno, dall’assessore parte la segnalazione alla ditta di manutenzione che allerta gli operai reperibili. Questi ultimi intervengono e – solitamente nel giro di mezz’ora – provvedo a ripristinare il normale funzionamento della rete. Nel mentre, si cerca l’anomalia sui pali, escludendo di volta in volta quelli già controllati. Pozzetto per pozzetto. Un lavoro che richiede, comprensibilmente, tempo: parliamo di 300 pali, non proprio una passeggiata di salute, insomma.

“Da circa un mese e mezzo l’azienda si occupa della cosa e bisogna dare loro atto che non c’è assolutamente disattenzione, anzi: in alcuni casi si è stati costretti a interrompere alternativamente i circuiti – e tenere acceso un lampione si e uno no – in modo da permettere a ogni cabina di alimentare parte dell’impianto e garantire così un minimo di sicurezza a pedoni e automobilisti”.

Resta alta l’attenzione, insomma, e continua la ‘caccia al tesoro’ per trovare al più presto l’anomalia e ripararla.

(foto: gruppo Facebook ‘Obiettivo Isernia’)

Pierre