La scommessa del Loto di Ferrazzano al sesto posto su 44 progetti presentati. Diciannove quelli finanziati


FERRAZZANO. Il Loto di Ferrazzano sarà il primo teatro d’Europa completamente autosufficiente per quel che concerne il fabbisogno energetico. Ieri il MiC ha pubblicato il decreto con cui è stata ufficializzata la graduatoria di merito del Bando Pnrr per l’efficientamento energetico dei Teatri del Meridione. Il Loto ha ottenuto il sesto posto in graduatoria, su 44 progetti presentati, di cui 19 ammessi a finanziamento (primo fra soggetti e imprese private).

“Un successo che vogliamo condividere con tutto il Molise – scrive sui social il direttore del teatro molisano Stefano Sabelli – l’aspettavamo con impazienza da un po’, avendo già avuto notifica, in effetti, del risultato il 12 agosto scorso. Fra tanti enti pubblici, che avevano in apparenza più evidenti opportunità, rispetto alle nostre, spicca in realtà il progetto di una cooperativa sociale molisana, che è anche l’unico soggetto d’impresa della nostra regione (talvolta è bene ricordarlo) riconosciuto e sostenuto dal FUS per le attività di Teatro.

Un soggetto d’impresa d’Arte che si è messo in testa una nuova bellissima pazza idea, a compendio delle tante già realizzate. Ovvero: diventare – probabilmente – il primo teatro d’Europa completamente eco efficiente e totalmente indipendente, da un punto di vista energetico.

Il regalo più bello che avremmo potuto augurarci, per entrare, nel 2025, nel nostro 18esimo anno di attività. Una maggiore età, raggiunta in modo assolutamente pervicace e testardo. Da buoni molisani.

Da chi vuole investire sul proprio talento, avendo fede nelle proprie capacità, perché si sente, senza remore, anche in questa parte più remota del mondo, cittadino del mondo. Perché al mondo ci sa stare!

I 250.000,00 euro che verranno erogati dal Pnrr per il nostro nuovo progetto li spenderemo bene. In modo etico, consapevole, trasparente e ci permetteranno di realizzare un Progetto ancora più ambizioso e unico di quello che il Loto già non rappresenta”.