Ultimo atto di amore della 50enne di Scapoli, morta ieri sera all’ospedale di Pescara, dove era ricoverata dopo essere stata travolta da un’auto pirata


PESCARA/SCAPOLI. Un dolore immenso, che lascia senza fiato. Ma la generosità a volte riesce ad essere più forte, persino della disperazione. Lo dimostra l’ultimo atto d’amore di Maria Luisa Di Fiore, la 50enne di Scapoli morta ieri sera all’ospedale Santo Spirito di Pescara, dove era ricoverata dalla sera del 17 ottobre, dopo essere stata investita da un’auto pirata.

I familiari della donna hanno dato il consenso all’espianto degli organi e in queste ore sono in corso le procedure previste dal protocollo.

Intanto profondo il cordoglio per la tragedia costata la vita alla giovane mamma di tre figli. Una comunità, quella di Scapoli, che fino all’ultimo ha sperato in un miracolo. Fino a ieri sera.

Giovedì sera la donna era arrivata a Pescara, con il marito e il figlio più piccolo, per incontrare le due figlie che studiano all’Università D’Annunzio.

A travolgerla, lungo il viale della Riviera, un’auto guidata da un 21enne di origine romena che è fuggito senza prestare soccorso e che si è presentato dai carabinieri il giorno successivo. Il giovane è accusato ora di omicidio stradale.