Foto archivio (Ansa)

È provocata dal virus H3N2: perché preoccupa e come proteggersi


ROMA. Viene comunemente chiamata influenza Australiana, ma è l’influenza di stagione del sottotipo H3N2 del ceppo A, più virulento del meno aggressivo sottotipo H1N1 che lo scorso anno ha dominato la stagione influenzale italiana. 

I primi casi sono stati registrati in Lombardia, Piemonte e Lazio. Un uomo è stato ricoverato al Policlinico San Martino di Genova. 

SINTOMI. Indipendentemente dal ceppo virale, e quindi che sia o meno influenza australiana, i sintomi sono sempre gli stessi: febbre alta oltre i 38°C, brividi di freddo, dolori muscolari o articolari, inappetenza, stanchezza e sonnolenza in aggiunta ai classici sintomi respiratori come congestione nasale, naso che cola, tosse secca e mal di gola. In alcuni casi possono esserci anche sintomi a carico dell’apparato digerente, come mal di stomaco, nausea, vomito e diarrea. Ciò che rende la variante australiana particolarmente preoccupante è la sua capacità di colpire il sistema nervoso centrale, causando sintomi neurologici come la confusione mentale, i mal di testa intensi e, in alcuni casi, deliri, encefaliti e convulsioni. 

DURATA. A meno di complicazioni, l’influenza stagionale dura per un periodo tra i 5 e i 7 giorni, anche se in alcune persone il decorso può essere più o meno lungo a seconda dell’età, della forma fisica e di problematiche pregresse. Nei bambini e negli anziani, ad esempio, la durata può essere maggiore e i sintomi più marcati.

CURA. il consiglio degli esperti è quello di bere liquidi per evitare la disidratazione e stare al caldo e a riposo. In caso di necessità, ma senza abusarne, è possibile assumere farmaci antinfiammatori come l’ibuprofene o il ketoprofene. E per tenere sotto controllo la febbre si può utilizzare il paracetamolo. Gli antivirali, invece, vanno assunti solo ed esclusivamente sotto controllo medico. Mentre invece sono totalmente inutili gli antibiotici, che non hanno effetto sui virus.

PREVENZIONE. Il vaccino è l’arma migliore per proteggersi dall’influenza australiana. Come ricorda Tgcom 24, l’Agenzia italiana del farmaco e l’Agenzia europea per i medicinali hanno autorizzato8 vaccini antinfluenzali contro i ceppi virali aggiornati secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione mondiale della Sanità basate sulle caratteristiche antigeniche dei ceppi virali circolanti nell’ultima stagione.