A Venafro grazie all’iniziativa promossa dall’associazione Il Nido APS di Isernia, in collaborazione con la scuola calcio ASD Boys Roccaravindola
di Giampiero Giunti
VENAFRO. Oggi, grazie all’iniziativa “Musei Aperti” promossa dall’associazione Il NIDO APS di Isernia, in collaborazione con la scuola calcio ASD Boys Roccaravindola, i cittadini hanno avuto l’opportunità di vivere una giornata speciale all’insegna della cultura e della storia locale.
Nica Macera era presente in rappresentanza dell’associazione Il NIDO APS. Cittadini di ogni età, giovani e famiglie si sono uniti per esplorare il patrimonio culturale della città, guidati dall’esperto e appassionato Arch. Franco Valente.
L’IMPEGNO DE “IL NIDO APS”. Fondata nel 2000, l’Associazione Il NIDO APS di Isernia è guidata dalla Dott.ssa Maria Ottaviano, che ricopre il ruolo di presidente. Sempre attenta alle dinamiche sociali, Ottaviano guida l’associazione con un impegno costante verso il benessere della comunità. Nata dall’esigenza di offrire supporto a minori e adulti in difficoltà, l’associazione svolge progetti di volontariato e prevenzione, affrontando problemi come il bullismo, la violenza domestica e il razzismo. Si impegna a potenziare la resilienza dei più vulnerabili, promuovendo l’integrazione sociale e l’accoglienza, in collaborazione con altre agenzie ed enti che tutelano i minori e le persone in difficoltà. Il ritrovo è avvenuto alle 9:00 in Piazza Castello, con una foto di gruppo che ha dato simbolicamente il via al tour. La prima tappa è stata il Museo Nazionale di Castello Pandone, un luogo intriso di storia e fascino. Franco Valente ha saputo incantare i partecipanti con una descrizione dettagliata degli affreschi, delle stanze e della vita che animava queste mura secoli fa. Uno dei racconti più affascinanti riguarda i 24 cavalli dipinti sulle pareti del castello (attribuiti al pittore manierista Giovanni Battista Piranesi), affrescati per volere di Enrico Pandone nel 1524, esattamente 500 anni fa. La storia di Pandone, che immortalò i suoi cavalli preferiti, ha catturato l’immaginazione del pubblico, regalando un viaggio nelle passioni dell’epoca.
La seconda tappa del tour ha condotto i partecipanti al Museo WinterLine di Venafro, dedicato alla storia della Seconda Guerra Mondiale e alle battaglie lungo la Linea Gustav. Qui, il giovane Andrea Ottaviano, uno dei volontari del museo, ha fatto da guida, offrendo un racconto vivido della vita quotidiana in tempo di guerra. I visitatori hanno potuto scoprire le differenze tra le razioni alimentari e le forniture mediche degli americani rispetto a quelle italiane. Attraverso diorami e oggetti autentici, Ottaviano ha reso palpabile la dura realtà del conflitto, mostrando persino come venivano preparate le razioni per i soldati. Di grande impatto è stata la statua dell’orso Wojtek, mascotte dei soldati polacchi, che rappresenta un simbolo di cameratismo e solidarietà. Wojtek è diventato un simbolo non solo per i polacchi, ma anche per gli amanti degli animali e per chi apprezza le storie di amicizia e lealtà. La sua storia è stata raccontata in libri, documentari e film, contribuendo a mantenerne vivo il ricordo.
Infine, il tour si è concluso al Museo di Santa Chiara, un edificio storico di grande fascino che originariamente era un monastero, fondato nel 1275 e soppresso nel 1806. Qui, l’Arch. Valente ha saputo coinvolgere i visitatori con la sua narrazione avvincente, illustrando con precisione la storia dell’antico acquedotto di Isernia e presentando reperti unici. Tra questi, spicca una statua della Venere, simbolo di bellezza e antichità, insieme ai pezzi degli scacchi più antichi rinvenuti in Italia, risalenti a un’epoca in cui il gioco degli scacchi era ancora una novità in Europa. Grazie ai numerosi aneddoti e alle storie curiose raccontate dall’Architetto, i partecipanti hanno potuto immergersi nell’atmosfera del tempo, mantenendo costantemente alta l’attenzione e la curiosità, senza mai annoiarsi. La struttura, oggi deconsecrata, conserva ancora tracce e dettagli artistici che rendono il museo un tesoro storico di grande valore per l’intera comunità.
L’evento “Musei Aperti” è stata un’occasione preziosa per approfondire la storia locale e per rafforzare il legame della comunità con il proprio patrimonio culturale. Questa giornata ha dimostrato l’importanza della collaborazione tra associazioni, istituzioni e volontari per valorizzare la cultura locale e coinvolgere i cittadini in esperienze educative. Nelle prossime settimane, l’associazione Il NIDO APS annuncerà nuove tappe turistiche, offrendo ulteriori opportunità per scoprire le bellezze storiche e culturali del territorio.
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