L’intervento del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle a seguito della bocciatura della proposta: “L’iniziativa avrebbe permesso di fare finalmente chiarezza su anni di cattiva gestione e su quattordici anni di commissariamento”
CAMPOBASSO. “La bocciatura della maggioranza di centrodestra in merito all’istituzione di una commissione di studio in ambito sanitario rivela l’atteggiamento di chi non vuole ascoltare, vedere e, soprattutto, agire per tutelare il diritto alla salute dei molisani. Ancora una volta, si è evitato di fare luce su questioni cruciali, come le liste d’attesa e i contratti con le strutture private accreditate”.
Lo afferma il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Andrea Greco, a seguito del ‘no’ alla proposta. “Siamo di fronte a un’ omertà politica diffusa da parte della giunta e della maggioranza – afferma – Sono profondamente deluso dal rifiuto di sostenere un’iniziativa che avrebbe permesso di fare finalmente chiarezza su anni di cattiva gestione e su quattordici anni di commissariamento. Di fatto, questa maggioranza ha perso l’ennesima occasione, scegliendo di ignorare le richieste di trasparenza e mostrando timore e volontà di occultare le responsabilità che gravano su una sanità al collasso.
In Molise, ogni anno, migliaia di cittadini rinunciano alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa e delle difficoltà di accesso ai servizi sanitari. Di fronte a questa situazione, sarebbe stato dovere di chi governa adottare ogni strumento possibile per migliorare le cose.
La bocciatura della mia proposta, supportata dai colleghi Angelo Primiani e Roberto Gravina, conferma la totale mancanza di impegno politico da parte di chi amministra questa regione. Non è accettabile che, in un contesto così drammatico, si scelga di chiudere gli occhi, ignorando le vere esigenze dei cittadini.
L’assenza di gare d’appalto per alcuni servizi da parte di ASReM, dal 1994 a oggi, è un chiaro segnale di una gestione opaca, che sottrae visibilità e controllo al settore sanitario. Esistono contratti con privati che vengono sistematicamente rinnovati senza alcuna verifica esterna, con costi che gravano sul bilancio pubblico e, quindi, sulle spalle dei cittadini.
Questo modus operandi, che lascia ampio spazio a potenziali abusi, danneggia l’efficienza del servizio sanitario, come evidenziato in passato dall’Anac e, più di recente, dalla requisitoria della Procura della Corte dei Conti. Ignorare quanto messo nero su bianco dai giudici contabili è un atto di una gravità inaudita.
Ho richiesto l’istituzione di una commissione proprio per fare luce e fornire risposte ai molisani, che hanno diritto a un sistema sanitario efficiente e a una gestione delle risorse pubbliche basata su equità e correttezza. Purtroppo, per l’ennesima volta, ci troviamo di fronte a un muro di silenzio da parte di chi preferisce mantenere lo status quo, per non disturbare.
Non mi fermerò qui. Questo è solo l’inizio di una battaglia che combatterò e combatteremo in tutte le sedi, fino a quando non sarà garantita una gestione pubblica e trasparente della sanità, rispettosa della dignità e della salute dei cittadini molisani. Chi vuole spegnere la luce su queste tematiche vitali mi troverà sempre in disaccordo e, potete starne certi, per fermarmi – assicura infine – sarà necessario farlo fisicamente”.