La proposta di delibera del consigliere di Costruire Democrazia consentirebbe di ridare ossigeno alla regione e di evitare l’aumento delle tasse per i cittadini


di Carmen Sepede

CAMPOBASSO. Deficit sanitario, deve essere lo Stato a occuparsi di pagare i 560 milioni di debito del Molise, visto che la Regione non può decidere sulla materia, essendo commissariata da quindici anni.

Questo il fulcro della proposta, un atto politico forte, che il consigliere regionale di Costruire Democrazia Massimo Romano ha presentato, chiedendo l’attivazione della procedura d’urgenza, prima in Commissione, poi in Consiglio regionale. I contenuti sono stati illustrati questa sera, in una conferenza stampa nella sede del Cantiere Civico di Campobasso, alla presenza dei vertici del movimento e del presidente emerito della Corte dei Conti Pelino Santoro. Nelle sue parole il riferimento ad alcuni pronunciamenti degli stessi magistrati contabili e della Corte Costituzionale, che potrebbero fare da sponda al provvedimento.

“In quindici anni di commissariamento il debito anziché diminuire è aumentato – ha affermato Romano – i ministeri che avrebbero dovuto vigilare evidentemente si sono distratti, mentre i costi della mala gestione non possono ricadere sui cittadini, in termini di maggiori tasse e servizi sempre più scadenti. Per queste ragioni, nell’inerzia della Giunta regionale, ci siamo fatti carico di presentare una proposta di delibera che rimette in fila le responsabilità. A pagare devono essere i soggetti istituzionali che, anziché risolvere il problema, lo hanno creato o aggravato. Se il debito non dovesse essere disconosciuto la Regione sarebbe tecnicamente fallita, come rilevano le statuizioni della Corte dei Conti. Questo è un modo per risolvere il problema e restituire ossigeno a una regione morta”.

La proposta di delibera, un atto amministrativo vero e proprio, arriva dopo che non ha trovato applicazione la richiesta di apertura della cosiddetta ‘vertenza Molise’, col conseguente ‘Decreto Molise’ “di cui si è parlato in campagna elettorale ma del quale non vediamo nemmeno l’ombra”, come ha precisato Romano.

Secondo il consigliere nell’ultimo anno la situazione è ulteriormente peggiorata per la mancata approvazione dei bilanci, conseguenza anche delle impugnative da parte della Corte dei Conti, che di recente non ha neanche concesso la parifica. Nel frattempo, per il quindicesimo anno consecutivo, col Molise che resta in regime di rientro dal deficit sanitario, “c’è l’aumento delle tasse per tutti i molisani”.

Scrollandosi di dosso un debito ingente come 560 milioni di euro, ha affermato ancora Massimo Romano, sarebbe possibile approvare i bilanci, tornare a riassumere e ridare ossigeno all’economia, “per dimostrare di non essere la Regione che subisce passivamente uno Stato che continua a calpestarci senza risolvere i problemi”.