Diverse le problematiche evidenziate durante l’incontro a Palazzo D’Aimmo


CAMPOBASSO. Pascoli del Molise: sono tante le problematiche con cui gli allevatori fanno i conti e che sono finite al centro dell’incontro che si è tenuto ieri a Palazzo D’Aimmo.

I vertici del Consiglio regionale hanno incontrato una delegazione guidata dal suo presidente, Guglielmo Lauro, del “Comitato Allevatori e agricoltori”. Presenti per il Consiglio regionale il presidente Quintino Pallante, che ha introdotto i lavori, la vicepresidente Stefania Passarelli, il presidente della III Commissione Armandino D’Egidio e i capigruppo del Pd Micaela Fanelli e del M5S Andrea Greco.

Per il Comitato, oltre al presidente Lauro, sono intervenuti titolari di aziende agricole e di allevamento Giacomo Berlingeiri, Nicolino Scasserra, Pietro Cambio, Maurizio Virgilio e il loro tecnico Mauro Quintiliani. In rappresentanza dell’Assessore alle Politiche agricole Salvatore Micone era presente il funzionario dell’ARSAP Pierluigi Paradiso.

Gli allevatori hanno evidenziato una serie di problematiche che investono le loro aziende che vanno dalla regolamentazione dell’assegnazione dei pascoli, all’apertura e chiusura della stagione di pascolo, dalla scelta del soggetto demandato dalla Regione alla procedura VINCA all’attivazione di specifiche politiche per impedire che le aziende abbandonino il territorio destinandolo ad un graduale spopolamento. Alcuni di queste problematiche riguardano il pascolo in generale su tutto il territorio regionale, altre in particolare su quello che ricade nel Parco nazionale Abruzzo, Lazio e Molise.

Il presidente Pallante e i vari consiglieri intervenuti hanno rivolto una serie di domande sulle diverse questioni che sono state loro rappresentate, svolgendo anche delle considerazioni in merito.

Pallante – a conclusione della riunione – ha evidenziato che le diverse problematiche sottoposte ai Capigruppo hanno bisogno di un approfondimento tecnico, anche per definire i confini di un eventuale un intervento dell’Assise che può essere diretto, se di competenza, ovvero indiretto, attraverso una moral suasion presso altre istituzioni chiamate a svolgere un ruolo nelle questioni evidenziate.

“Fermo restando – ha aggiunto il presidente-  l’interesse del Consiglio regionale a tutelare l’ambiente, i pascoli in particolare, gli allevamenti e le aziende che li gestiscono, il territorio e la fruizione di questo a residenti, turisti, imprenditori e ad ogni soggetto che possa positivamente operare per fermare lo spopolamento delle nostre aree interne e valorizzarne le grandi ricchezze naturali e paesaggistiche nel pieno rispetto della loro biodiversità”.