La decisione a seguito delle ripetute chiusure dei serbatoi, dei disservizi causati e delle informazioni fornite dalle aziende giudicate non sufficientemente “appropriate”
CAMPOBASSO. È guerra aperta tra il Comune di Campobasso, la Grim e Molise acque sulla gestione del flusso idrico nel capoluogo di regione. Questa mattina a palazzo San Francesco, durante una conferenza stampa ad hoc, la sindaca Maria Luisa Forte ha annunciato una formale diffida nei confronti delle aziende “con espresso avvertimento che, in difetto di risposte, la sottoscritta si vedrà costretta ad adire le vie giudiziarie presso le sedi più opportune”.
La Forte e la sua amministrazione hanno ripercorso tutti i fatti degli ultimi mesi: le chiusure comunicate all’ultimo minuto, la riduzione dell’apporto idrico, i disservizi. Questo per “evidenziare l’assenza della benché minima programmazione di un adeguato contingentamento della fornitura idrica (ove davvero necessaria la riduzione per conformare la fornitura stessa alla consistenza della risorsa), nonché di un’adeguata rappresentazione delle motivazioni che, dagli inizi di settembre, stanno provocando le interruzioni di flussi idrici all’interno del Comune di Campobasso e, quindi, di una appropriata informazione”.
“Ciò che si legge nei comunicati di Grim – sottolinea la prima cittadina – è semplicemente: ‘A seguito della riduzione dell’apporto idrico fornito da ASR Molise Acque […]’, ma mai è stato precisato il reale problema sotteso al contenimento della fornitura, né nel periodo considerato qualcuno si è preoccupato di spiegare cosa sta realmente accadendo ad un territorio da sempre ricchissimo di risorse idriche, tanto da doverle cedere alle confinanti regioni Campania e Puglia – che pare non lamentino interruzioni di sorta. In disparte tali considerazioni, restano i fatti oggettivi, consistenti in chiusure che avvengono disordinatamente giorno per giorno e sempre con un esiguo spazio temporale di preavviso, talché l’utenza non è in grado di adeguare le proprie esigenze alle interruzioni, oltre a dover quotidianamente andare alla ricerca di comunicati o di informative su qualsiasi strumento di divulgazione”.
Talvolta, poi, sottolinea la sindaca, “le notizie sono inattendibili e costringono la cittadinanza a repentini cambi dei propri comportamenti, ma i danni provocati ad attività commerciali e professionali non potranno essere smentiti. Fino ad arrivare alla mattina del 5 novembre, in cui, inspiegabilmente, i rubinetti sono rimasti a secco fino alle 7,30/8,00 di mattina, in luogo delle ore 5 preventivate e preannunciate, con tutte le immaginabili conseguenze per gli utenti”. In questa “completa confusione”, aggiunge la Forte, “l’Istituzione rappresentata dalla sottoscritta è continuamente chiamata per dare risposte che, purtroppo, non è in grado di fornire e riceve insistentemente richieste risarcitorie, evidentemente venendo reputata dai danneggiati come l’unica responsabile degli accadimenti”.
“In verità – ribadisce – la gestione del Servizio Idrico Integrato, è stata delegata a codesta Grim, che dovrebbe operare ‘nel segno dell’efficienza, dell’economicità, dell’assoluta trasparenza nella gestione del bene comune e della massima attenzione alla sua qualità’ – così si legge sul suo sito internet, invece nulla di tutto ciò si sta verificando, anzi, quotidianamente si realizza l’interruzione o comunque l’alterazione, incredibilmente ingiustificata, dell’indispensabile servizio di pubblico, di durata e di quantità non irrilevanti né insignificanti. Né si può sottacere – aggiunge ancora – il ruolo dell’Azienda Speciale regionale Molise Acque, in quanto gestore della rete acquedottistica molisana. Da confronti intercorsi di recente in tavoli che hanno visto la partecipazione di vari Enti ed Istituzioni, sono emerse notevoli criticità gestionali di Molise Acque (che affondano le radici anche in un lontano passato) e problemi di collaborazione e coordinamento tra Molise Acque e GRIM). In quelle sedi si sono poste domande e si sono chiesti chiarimenti, si sono fatti inviti ad una migliore gestione dell’intera vicenda ad un coordinamento più puntuale ed a una comunicazione univoca; tutto rimasto senza riscontro”.
Pertanto, “a garanzia di tutti i diritti ed interessi dei Campobassani, ma anche a tutela dell’immagine, del prestigio e dell’ettabilità dell’Istituzione comunale, che viene puntualmente, seppur indebitamente, tacciata di non meglio precisate responsabilità, e della dignità e della professionalità di chi vi opera”, la sindaca, anche in nome e per conto dell’intera Giunta comunale e dei suoi Assessori, ha formalmente diffidato “coloro che a vario titolo operano all’interno di GRIM, di Molise Acque e di altri Organismi eventualmente coinvolti nella gestione delle reti idriche locali”
- di non interrompere il flusso idrico nella Città di Campobasso;
- qualora dovesse essere indispensabile il razionamento della risorsa idrica, a fornire comunicazioni tempestive, certe, puntuali, accurate e univoche, in generale, in ordine alle ragioni contingenti che provocano le interruzioni delle forniture idriche nel territorio del Comune di Campobasso, fenomeno assolutamente inconsueto e singolare per la Città;
- in particolare, a fornire anche la spiegazione puntuale, accurata e univoca in ordine alla mancata tempestiva riattivazione del flusso idrico nella mattina del 5 novembre 2024;
- a informare con ampio anticipo la sottoscritta circa la effettiva necessità ed indispensabilità delle interruzioni delle forniture idriche;
- a riferire con precisione la consistenza e le modalità della distribuzione della risorsa idrica nel Comune di Campobasso, anche in rapporto e confronto con quelle degli altri Comuni, molisani e non, collegati alla rete acquedottistica molisana, al fine di verificare con trasparenza l’effettiva equità delle decisioni emergenziali assunte e l’effettiva attuazione del principio di solidarietà che tali decisioni deve informare;
- a provvedere alla adeguata programmazione delle forniture idriche bilanciando le necessità di tutti i fruitori della rete acquedottistica molisana con la consistenza della risorsa idrica, dandone comunicazione alla sottoscritta;
- a dare riscontro alla presente ai sensi della legge n. 241 del 1990.
Queste le dure indicazioni contenute nella diffida presentata questa mattina dalla sindaca Forte e dalla sua amministrazione.