Le parole del presidente della Regione, che con l’assessore Di Lucente è intervenuto al tavolo romano, alla presenza di azienda e sindacati
CAMPOBASSO. Vertenza Stellantis, il presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, e l’Assessore alle Attività produttive, Andrea Di Lucente, hanno partecipato, a Roma, al tavolo convocato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
Un lungo confronto tra i rappresentanti delle Regioni coinvolte nella vertenza, i vertici dell’azienda e i sindacati. Nel corso del summit è emerso, da parte del ministro Urso, come il settore dell’automotive in Europa sia in forte crisi, ribadendo la necessità di dover intervenire il prima possibile. Una situazione che non riguarda soltanto Stellantis, ma anche le altre aziende automobilistiche.
“Concordo con il ministro Adolfo Urso che questo è il momento di fare squadra, perché dobbiamo raggiungere il risultato per migliaia di addetti ai lavori – ha commentato il presidente Roberti – Così come è indispensabile sia che Stellantis fornisca un piano industriale chiaro, che porti al rilancio del settore automobilistico italiano, sia che il Governo preveda azioni in favore di questo rilancio”.
“Nel corso dell’incontro abbiamo chiesto quali siano le intenzioni dell’azienda nei confronti della Gigafactory, che era stata pianificata a Termoli – ha proseguito Roberti – I vertici di Stellantis hanno manifestato che l’interesse è ancora vivo, senza tuttavia esprimersi sulle tempistiche, che, secondo quanto affermato, saranno dettate dal mercato. Proprio per questo motivo, abbiamo chiesto nuovamente garanzie sulla continuità della produzione negli stabilimenti italiani, ma anche chiarezza su come Stellantis intenda proseguire l’attività. Circostanza che, evidentemente, potrà essere svelata soltanto con un piano industriale chiaro”.
“Abbiamo chiesto, infine, garanzie anche al Governo – ha concluso il presidente della Regione – affinché si mantengano alta l’attenzione e accessi i riflettori sulla vertenza, proseguendo, fin quando non ci sarà la necessaria chiarezza, con gli ammortizzatori sociali, in modo che questa fase, che ci auguriamo sia breve e transitoria, potrà essere vissuta con maggiore serenità da tutti i dipendenti del gruppo automobilistico”.