Una decisione presa per garantire la sicurezza altrui e degli autisti: lo comunica Faisa-Cisal Molise


CAMPOBASSO. In una lettera aperta inviata ai cittadini molisani – definiti “le principali vittime delle gravi mancanze che caratterizzano una situazione trascinata ormai da troppi anni” – Faisa Cisal Molise ha annunciato lo stop alle fermate del trasporto pubblico nei punti che non rispettano le normative previste dal Codice della strada.

“Abbiamo segnalato ripetutamente – scrivono dalla sigla sindacale – la pericolosità di alcune fermate del servizio pubblico, sollecitando le istituzioni a intervenire con i provvedimenti adeguati. Tuttavia, i nostri appelli non hanno sempre trovato riscontro. Al contrario, troppo spesso ci siamo trovati di fronte a indifferenza o persino ostilità da parte degli amministratori regionali e comunali”.

La decisione, sottolineano, è “assunta nel pieno rispetto delle leggi vigenti, ha come obiettivo prioritario la salvaguardia della vita dei passeggeri e del personale di guida. Il rischio di incidenti è purtroppo concreto, come dimostra il tragico caso di Giorgia Coraini, la giovane di 15 anni investita e uccisa a San Benedetto Po mentre attraversava la strada dopo essere scesa da un autobus. Inoltre, la responsabilità penale per eventuali violazioni delle norme cade soprattutto sull’autista, che non può permettersi di mettere a rischio la sicurezza altrui né di esporsi a sanzioni. Solo nei giorni scorsi, infatti, alcuni colleghi sono stati multati dalle forze dell’ordine per aver effettuato fermate non a norma”.

Per queste ragioni, Faisa-Cisal Molise comunica che “gli autisti si asterranno dal fermarsi nei punti privi di autorizzazioni lungo le Strade Statali 647 e 87, salvo l’adozione di misure di messa in sicurezza delle fermate. Questa decisione sarà effettiva dal 1° dicembre prossimo, così da garantire un adeguato preavviso agli utenti. Si tratta di una scelta di responsabilità e buon senso, necessaria per proteggere la sicurezza dei viaggiatori, degli automobilisti e dell’intera comunità molisana”.

“Rivolgiamo dunque un appello alle istituzioni, alla politica e alle autorità competenti affinché affrontino con serietà un problema ignorato per troppi anni. Dopo oltre 60 anni di Regione Molise, è giunto il tempo di trovare una soluzione concreta”, chiosano dalla sigla sindacale.