Il giovane, figlio adottivo dell’anziana, l’aveva lasciata sola a seguito di un diverbio. Nel weekend controlli a tutto campo


VENAFRO. Era stata abbandonata, sola e in preda al panico, dal figlio adottivo poco fuori dal centro abitato di Venafro. Così l’hanno trovata i carabinieri della compagnia locale. La donna, un’anziana signora invalida, ha fermato la pattuglia di passaggio durante attività straordinarie di controllo del territorio e ha riferito di essere incapace di provvedere a sé stessa, chiedendo aiuto perché il figlio l’aveva lasciata lì dopo un litigio. Dopo una breve ricerca e gli accertamenti del caso, i militari hanno rintracciato il giovane ventenne e lo hanno deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per abbandono di incapace, non prima di essersi assicurati che provvedesse a riaccompagnare la madre a casa.

Imponente inoltre il bilancio del servizio straordinario di controllo del territorio per la prevenzione, repressione e contrasto dei reati in genere, specie quelli contro il patrimonio, attivato nell’ultimo fine settimana dai militari. Sono 125 le persone identificate, 90 i veicoli controllati e numerose le sanzioni elevate al codice della strada. In un caso è scattato il ritiro della patente per guida in stato di ebrezza dovuta al consumo di alcool e tre i giovani, tra i 20 ed i 30 anni, sono stati segnalati quali assuntori all’Ufficio Territoriale del Governo poiché trovati in possesso di sostanza stupefacente, destinata all’uso personale, per circa 5.50 grammi di marijuana. Nel corso dei numerosi controlli stradali, i Ca­ra­bi­nie­ri della Compagnia di Venafro han­no fermato e denunciato all’Autorità Giudiziaria un trentenne che, nonostante avesse un tasso alcolemico, accertato con la strumentazione in dotazione, pari a 1,76 gr/l, si era messo alla guida del veicolo che peraltro era privo della copertura assicurativa obbligatoria. Verifiche capillari sono state effettuate anche in tutta la zona della movida, con particolare attenzione al Corso Campano dove si concentrano la maggior parte dei locali pubblici, a di­mo­stra­zio­ne del­l’im­pe­gno co­stan­te del­l’Ar­ma venafrana nel ga­ran­ti­re si­cu­rez­za e le­ga­li­tà nel­le aree più fre­quen­ta­te.