Dopo il pronunciamento della Regione chiesta la convergenza di tutti i gruppi politici, a difesa del territorio


CAMPOBASSO. No alla realizzazione del progetto Pizzone II, la Regione Molise, attraverso il Servizio geologico, il Servizio difesa del Suolo-Demanio-Opere idrauliche e Marittime-Idrico Integrato, il Servizio tutela e valutazioni ambientali, con osservazioni, motivazioni e pareri di grande complessità e pregio tecnico e/o giuridico, ha espresso il parere contrario

Sulla scorta di tali osservazioni e pareri, oltre che alla luce dei pareri negativi dell’Ente Parco nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, dei Comuni di Alfedena, di Barrea e di Castel San Vincenzo, del Ministero della Cultura – Soprintendenza Archeologica, beni ambientali e paesaggistici di L’Aquila-Teramo, dell’Arpam, del  Wwf Molise e del Wwf Italia, del Cai Lazio, Abruzzo e Molise e di tante altre associazioni e cittadini, la consigliera del Pd Alessandra Salvatore ha annunciato la predisposizione di una mozione, su cui è stata chiesta convergenza di tutto il Consiglio regionale.

“In particolare – ha evidenziato Salvatore – con la mozione chiediamo, anche e soprattutto sulla base dei pareri negativi che sono stati incontrovertibilmente dati dalle strutture tecniche competenti, di manifestare l’insuperabile contrarietà alla realizzazione al progetto Pizzone II e ad ogni altro progetto, la cui realizzazione venga localizzata in aree rientranti nel perimetro di Parchi nazionali ovvero della rete Natura 2000 o in aree contigue, e di chiedere formalmente ad Enel di dare seguito all’impegno preso in occasione della audizione del 18/09/2023 e, dunque, di rinunciare alla realizzazione di Pizzone II o di qualunque altro intervento nell’area in questione”.

“Sarà importante anche procedere, ove non lo abbiano già fatto, a comunicare tempestivamente al Mase il nominativo di un esperto che partecipi all’istruttoria di valutazione ambientale del progetto, per conto della Regione Molise, ed evidenzi tutte le insuperabili criticità, procedurali e di merito, sopra descritte o richiamate, che rendono non realizzabile Pizzone II. La tutela di un’area così bella e così delicata sul piano idrogeologico, sismico, storico-artistico ed ambientale – ha concluso Alessandra Salvatore – è dovere di tutti”.