Troppi gli infortuni, molti dei quali gravi. L’iniziativa, a cui ha partecipato il governatore Francesco Roberti, per sollecitare il rispetto delle regole
CAMPOBASSO. Incidenti sul lavoro, 102 bare adagiate su tutta l’area di piazza Pepe a Campobasso per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle ‘morti bianche’.
Un flash mob senza colori e connotazioni, quello organizzato dalla Uil, alla presenza della segretaria confederale Ivana Veronese delegata del sindacato sui temi della salute e della sicurezza.
La segretaria regionale dell’Uil Tecla Boccardo si è soffermata sui numeri degli incidenti sul lavoro della nostra regione, sono numeri allarmanti: 1.726 infortuni negli ultimi 7 mesi. I morti sono stati 5 durante lo scorso anno e 3 nei primi mesi di quest’anno. “In Molise c’è meno lavoro rispetto ad altre regioni, ma l’incidenza degli infortuni mortali è del 48 percento, 25 punti sopra la media nazionale”, ha evidenziato Boccardo.
Nonostante le normative, i controlli e le campagne di sensibilizzazione, ha rimarcato la Uil, i numeri parlano chiaro: sono ancora migliaia le morti, gli infortuni gravi e le malattie professionali che colpiscono lavoratrici e lavoratori in ogni settore. Ogni giorno, in Italia, qualcuno esce di casa per guadagnarsi il pane e non torna più.
“Dall’edilizia ai trasporti, dalla sanità al commercio, non c’è settore immune a questa tragedia. Ogni infortunio racconta una storia di superficialità nei controlli, di risparmi scellerati sulla sicurezza, o di ritmi lavorativi disumani”.
All’iniziativa del sindacato hanno risposto anche i rappresentanti delle istituzioni locali. C’erano la sindaca di Campobasso Marialuisa Forte, il prefetto Michela Lattarulo e il presidente della Regione Francesco Roberti.
“Si è trattato di una manifestazione per porre l’accento su questo triste fenomeno, che riguarda le morti e gli infortuni sul lavoro di tutti i settori – ha evidenziato Roberti – Il nostro impegno istituzionale è quello di lavorare in sinergia con le associazioni di categoria, al fine di lanciare un messaggio chiaro: collaborare per migliorare la cultura della sicurezza e promuovere la formazione continua, indispensabile per elevare gli standard di sicurezza sul lavoro”.
“Il Molise non è realtà esente da questo fenomeno con cento incidenti sul lavoro negli ultimi dieci anni – ha aggiunto il presidente della Regione – Considerando che si deve lavorare per vivere e non vivere per lavorare, quindi chi va al lavoro deve essere messo nelle migliori condizioni possibili di tornare a casa, dai propri affetti, una volta terminato il proprio turno di lavoro. Una sfida che riguarda tutti noi”.