L’intervento della capogruppo del PD in Consiglio regionale che ha inoltre chiesto lo sblocco delle 28 assunzioni dei Centri per l’Impiego entro fine anno
CAMPOBASSO. “Sono 231 le famiglie di operai della Ex Ittierre e delle aziende in crisi del nucleo industriale di Pozzilli che attendono di sapere se saranno beneficiarie della mobilità in deroga, oggetto dell’interpellanza urgente che ho presentato alcuni giorni fa”. Lo ha ribadito in una nota la capogruppo del Pd Micaela Fanelli che, questa mattina, ha riportato in Aula la questione.
“Registriamo un passo in avanti, dopo la risposta dell’assessore Gianluca Cefaratti. O almeno speriamo – e vigileremo – che sia così, dopo tanto ritardo accumulato – scrive in una nota – Rispondendo alle mie sollecitazioni, Cefaratti ha informato l’Aula che proprio ieri è stato trasmesso al Ministero del Lavoro il piano per le politiche assunzionali e attive del Lavoro, richiesto dal Ministero per sbloccare le risorse messe a disposizione della Regione Molise per la copertura della mobilità in deroga e della Cigs (complessivamente 5.639.666 di euro, a valere, oltre che per la ex Ittierre, anche per Gam e Unilever).
Si attende dunque una risposta del Ministero, che dovrebbe arrivare a stretto giro. E si spera che il lavoro con Inps per la liquidazione materiale sia parimenti repentino”. Fanelli ha posto l’accento anche su un’altra questione. “Servirebbero – sottolinea però maggiori risorse umane destinate alla gestione operativa di tutte le politiche del lavoro. Per questo, sempre stamattina, ho chiesto di sbloccare le 28 assunzioni dei Centri per l’Impiego entro fine anno. Dopo l’audizione degli stessi avvenuta ieri, ho incalzato il governo regionale che si è impegnato, finora solo a parole, a completare le procedure entro fine anno.
Le due questioni, mobilità in deroga e immissione in ruolo dei 28 vincitori di concorso nel CPI nell’operatività sono collegate. Perché senza Centri per l’Impiego pienamente funzionanti per le politiche del lavoro, ogni intervento sul tema delle politiche attive o passive in Molise è impossibile.
Il tempo è poco – evidenzia infine – e ci sono centinaia di famiglie che aspettano. E sugli impegni presi dal Governo regionale, come sempre, non faremo sconti”.