L’annuncio tramite un video sui social network: “Ferita da un sistema marcio e da chi ha deciso di andarsene per guadagnare una poltrona”
di Pietro Ranieri
ISERNIA. Si è dimessa la vicesindaca di Isernia Federica Vinci. Lo conferma lei stessa, raggiunta telefonicamente da isNews, e tramite un video sui social network postato con l’intenzione di “fare chiarezza” sulla bufera che l’aveva coinvolta negli ultimi giorni.
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“Ci terrei a fare un po’ di chiarezza sui rumors e soprattutto sull’odio su Facebook che sto ricevendo in questi giorni“, esordisce la Vinci. “Ci tengo, prima di tutto, a dire che gran parte del tempo l’ho passato a Isernia. A lavorare per la nostra città, sia a distanza ma sia fisicamente. Da qualche mese – aggiunge – sto lavorando effettivamente con delle organizzazioni internazionali che si occupano di cause che sono molto vicine a me. Questa situazione è stata fatta presente al sindaco già mesi fa. All’inizio, quando gli ho raccontato di questa possibilità lavorativa, abbiamo cercato di capire per le prime settimane se le due cose fossero condivisibili. Nel momento in cui mi sono accorta che effettivamente era difficile mantenere un lavoro ed essere un’amministratrice locale, ne ho subito parlato con il sindaco. Dovendo scegliere, a trent’anni, da donna, in Italia, ho deciso di lavorare”.
“Per questo motivo, parlando col sindaco, già a settembre avevo deciso di fare un passo indietro rispetto alla mia carica da vicesindaca e assessora. In quel momento il sindaco è stato d’accordo con me, ma lui stesso mi ha chiesto di aspettare per comprendere meglio la propria situazione politica e come sistemare la mia assenza all’interno del consiglio comunale e dell’amministrazione. Ci siamo dati come scadenza il primo novembre – ripercorre la Vinci – momento in cui avrei iniziato a lavorare a tempo pieno e a viaggiare di più. Settembre e ottobre sono rimasta principalmente a Isernia, ed è dal 1 novembre che sto viaggiando molto per lavoro, appunto”.
“Nonostante la mia richiesta, questa cosa non è successa. Mi è stato chiesto ancora di aspettare. E siamo arrivati oggi qui”. Poi la sferzata: “Quest’attesa è determinata principalmente da motivi politici. Da pressioni che immagino il sindaco stia ricevendo, e che hanno messo me e immagino anche lui in una posizione scomoda. Questi giochi politici e queste pressioni sono anche il motivo per cui me ne vado. Quando sono entrata, volevo cercare di cambiare il modo di fare politica, e per alcuni versi ci sono riuscita. Ci sono tantissime cose che abbiamo fatto. Però rimane quel sistema marcio, che si autoalimenta non soltanto come abbiamo visto negli ultimi mesi ma come ho visto quando le stesse persone del gruppo politico che sono state elette con me, con Volt, hanno deciso di andarsene banalmente per guadagnare una poltrona”, sottolinea, in un riferimento chiaro all’assessore Umberto Di Giacomo, ‘transfugo’ con Andrea Di Rollo e Alex Paniccia in Comunità Attiva.
“Ovviamente queste cose mi hanno ferita, e sono state molto lontane da quello che è l’immaginario mio di fare politica. Io non sono questo. Questa visione non mi rappresenta. Io sono un’attivista, che lavora per ciò in cui crede. Ma ciò non toglie e non toglierà mai il fatto che io sono di Isernia, vivo a Isernia, amo la mia città. Ho sempre lavorato per la mia città. E continuerò, in qualsiasi veste, a lavorare per la mia città”, chiosa la Vinci.