Li ha adottati il questore a seguito della violenta zuffa che scoppiò la scorsa primavera a Venafro. Provvedimento emesso per la prima volta in provincia


ISERNIA/VENAFRO. Sono sei i Daspo ‘fuori contesto’ emessi dal questore di Isernia Davide Della Cioppa e notificati dall’Anticrimine ad alcune delle persone coinvolte nella maxi rissa scoppiata la scorsa primavera davanti a un bar di Venafro.

Il questore, dopo aver già disposto, la sospensione per 10 giorni della licenza al bar ed aver adottato 16 divieti di accesso alle aree urbane nei confronti di tutti i partecipanti alla zuffa, ha emesso, su proposta della Digos questi nuovi provvedimenti al fine di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica.

L’episodio vide coinvolti due gruppi costituiti da numerose persone, alcune delle quali già gravate da precedenti penali specifici e da provvedimenti di Divieto di assistere alle manifestazioni sportive. Ad accendere gli animi fu uno scontro verbale fra due giovani, per futili motivi, avvenuto all’interno del locale, molto frequentato dalla gioventù venafrana. La lite degenerò inducendo molti altri ragazzi, amici delle rispettive parti, ad affrontarsi.

Le due fazioni – composte, rispettivamente, da residenti del luogo (tra i quali anche alcuni soggetti riconducibili alla tifoseria organizzata del Venafro) e da cittadini di origini nordafricane – si contrapposero all’esterno dell’esercizio commerciale con lancio di oggetti e bastoni in legno, dandosi poi a repentina fuga per le vie limitrofe. La rissa fu ripresa dai passanti e le immagini furono diffuse sui social suscitando particolare allarme tra i residenti, anche in ragione dell’ubicazione in pieno centro del bar.

Questa particolare tipologia di Daspo (fuori contesto), che per la prima volta è stata applicata nella provincia di Isernia, è indirizzata a persone che si siano rese responsabili di gravi reati, realizzati al di fuori del contesto sportivo, allo scopo di impedire che queste possano riprodurre le stesse condotte illecite o violente, anche all’interno degli stadi o in luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, nei quali, comportamenti analoghi potrebbero comportare gravi rischi per l’ordine e la sicurezza pubblica.

La durata del divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono le manifestazioni sportive è stata fissata in un anno ed è relativa a tutti gli sport, serie e categorie nazionali e internazionali, partite amichevoli, nonché tutte le altre manifestazioni sportive