La manifestazione in programma il 25 e 26 novembre. L’intervento dell’assessore delegato Fabio Cofelice


CAMPOBASSO. Il Molise partecipa alla Bitesp – Borsa Internazionale del Turismo Esperienziale, in programma dal 25 al 26 novembre a Venezia, un appuntamento irrinunciabile per il segmento del turismo ‘esperienziale’ e per la scoperta di innovative modalità di fruizione dei servizi turistici.

Le statistiche confermano che l’Italia è tornata ad essere tra le destinazioni preferite dai turisti stranieri e i dati sottolineano anche la predilezione per il turismo esperienziale, alla scoperta della cultura e delle tradizioni del territorio, alla ricerca di emozioni e valori a diretto contatto con gli abitanti del luogo. Altro dato importante è che i turisti non scelgono più solo le destinazioni più famose, ma anche le piccole località e i borghi disseminati sul territorio nazionale che offrono esperienze turistiche più genuine e autentiche.

La Regione Molise partecipa con entusiasmo all’evento, attraverso uno stand espositivo opportunamente predisposto e in collaborazione con gli operatori economici selezionati dopo la pubblicazione della manifestazione di interesse a loro riservata. Per i partecipanti sono stati organizzati specifici workshop e una fitta agenda di incontri Business to Business con i rappresentanti dei più importanti network turistici internazionali, europei e nazionali.

Attraverso la partecipazione alla Bitesp, la Regione Molise intende rafforzare le proprie strategie promozionali riservate al settore turistico, garantendo continuità ad un percorso condotto durante l’intero 2024 grazie alla collaborazione con gli operatori turistici del territorio.

“La delega che mi è stata assegnata – ha intanto dichiarato il consigliere regionale Fabio Cofelice – mi impone una doverosa riflessione sul senso che eventi come questi devono avere in termini di risvolti economici. Assieme a tutta la struttura e al mio gruppo di lavoro fin da subito ci siamo messi all’opera per dare concretezza a questo tipo di iniziative perchè non rimangano occasioni estemporanee, belle vetrine, tavoli specifici e basta. Al contrario – questa la conclusione – dovranno essere punti di partenza per creare vere occasioni di sviluppo territoriale”.