L’uomo ha costretto i parenti a barricarsi in casa minacciando di compiere una strage e ha dato fuoco a uno scooter. Le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura, hanno fatto scattare la misura cautelare


CAMPOBASSO. Ha trasformato in un inferno fatto di paura e violenza la vita della zia, della nonna, ma anche di altri parenti. Per questo un 31enne è finito in carcere. I carabinieri della Stazione di Campobasso hanno dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Gip, su richiesta della Procura.

Il 31enne è gravemente indiziato del reato di atti persecutori messi in atto nel tempo con minacce e molestie nei confronti della nonna e della zia, inducendole a cambiare le proprie abitudini di vita a causa del timore per la propria incolumità.

Il giovane, non tollerava la presenza dei cugini presso l’abitazione della nonna – ritenendo di vantare un diritto di proprietà esclusivo sull’intero immobile – li ha minacciati e, in un’occasione, ha impugnato un grosso cacciavite minacciando la zia.
Inoltre ha costretto i parenti a barricarsi all’interno di una stanza minacciando di fare una strage. In altre occasioni ha messo in atto condotte minatorie procurando danni alla proprietà della zia, murando la porta d’ingresso, gettando vasi ornamentali e dando fuoco a uno scooter, inducendo la donna a trasferirsi in un appartamento in affitto. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura, hanno consentito di ricostruire il fatto anche attraverso alcune testimonianze raccolte tra i parenti.

“La vicenda in questione – evidenzia il procuratore Nicola D’Angelo – rappresenta l’ennesimo episodio di una tipologia delittuosa che emerge sempre più ricorrentemente ed il cui contrasto, tra gli obiettivi di questa Procura, è doveroso e necessario anche al fine di prevenire più gravi reati, tant’è vero che, nell’anno in corso, numerose sono state le attività di indagine inerenti al ‘Codice Rosso’ trattate dai Comandi e Reparti dell’Arma dislocati nel territorio della provincia di Campobasso”.